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Fico e Casellati eletti alla presidenza di Camera e Senato

Respinte, in Senato, le proposte di modifica del calendario: il Ddl Zan sarà in Aula il 13 luglio, data decisa a maggioranza dall’ultima capigruppo

Trovata l’intesa: Montecitorio al Movimento 5 stelle e Palazzo Madama alla coalizione di centrodestra

Arriva la fumata bianca per l’elezione del nuovo Presidente della Camera, il pentastellato Roberto Fico, e per il nuovo Presidente del Senato, la forzista Maria Elisabetta Alberti Casellati.

I due nomi dei nuovi presidenti sono usciti stamani dopo l’ultimo confronto tra le due forze uscite vincitrici alle elezioni del 4 marzo, il Movimento 5 stelle e la coalizione di centrodestra.

Come si è arrivati a Fico e Casellati

Per Palazzo Madama il vertice convocato stamani a Palazzo Grazioli è servito a riportare unità all’interno della coalizione, dopo la spaccatura di ieri in seguito alla scelta della Lega di votare Anna Maria Bernini al Senato, anziché Paolo Romani indicato da Berlusconi ma osteggiato dal Movimento 5 stelle. Il nome di Romani non piaceva infatti ai pentastellati per la condanna dell’esponente di Forza Italia per peculato relativa all’utilizzo della sua utenza telefonica, da parte della figlia, quando era assessore del comune di Monza.

Il “no” della Bernini alla potenziale candidatura ha portato il centrodestra a convergere su un nome nuovo, quello di Maria Elisabetta Alberti Casellati che prende dunque la guida di Palazzo Madama e diventa la seconda carica dello Stato.

Anche a Montecitorio il nome del Presidente in quota Movimento 5 stelle è cambiato nel corso della mattinata e dell’ultima riunione tra i vertici pentastellati, alla presenza di Beppe Grillo e Luigi Di Maio.

Al posto di Fraccaro, sul quale la Lega di Salvini ha posto il veto, è stato “ripescato” Roberto Fico, uno dei papabili alla vigilia della movimentata giornata di ieri.

L’elezione del Presidente della Camera

Ieri nelle tre votazioni a Montecitorio nessun candidato ha ottenuto la maggioranza richiesta dei 2/3 dei voti, computando tra i voti anche le schede bianche. La seduta è stata dunque sospesa ed è ripresa stamani con la quarta votazione per l’elezione del Presidente della Camera.

Il deputato del Movimento 5 stelle Roberto Fico è stato eletto Presidente al quarto scrutinio con 422 voti su 620 votanti. Come riferisce l’agenzia Dire dal centrodestra sono mancati una settantina di voti. Infatti il Movimento 5 stelle conta 228 deputati e Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia arrivano insieme a poco più di 260 onorevoli. Perciò, pallottoliere alla mano, M5s e centrodestra compatti avrebbero dovuto garantire a Fico la possibilità di attestarsi verso le 490 preferenze. Quindi, mancano una settantina di voti rispetto all’accordo.

L’elezione del Presidente del Senato

Discorso simile a Palazzo Madama, dove ieri si è consumato lo strappo interno al centrodestra con il voto leghista a favore di Anna Maria Bernini. Alle 10:30 di stamani l’Aula è tornata a riunirsi per la terza votazione per eleggere il Presidente del Senato dopo che ieri, nella seconda, l’esito era stato il seguente: 57 voti per Bernini, 2 per Bonino, 1 per Calderoli, 1 per Napolitano, 255 schede bianche e 3 nulle.

Nella terza votazione Alberti Casellati è stata eletta alla presidenza del Senato con 264 voti. La Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, in quota Pd che ha deciso di votare candidati di bandiera, ha raccolto 54 preferenze. Tre voti per Calderoli, 2 per Pinotti e Segre, 1 a testa per Gasparri, Romani e Zanda.

Casellati la prima presidente donna del Senato nella storia repubblicana.

Qui Partito democratico: le reazioni

“A parti invertite, sarebbe partito l’urlo all’inciucio con il criminale. Ma i 5Stelle hanno poteri taumaturgici e con il loro abbraccio purificano anche i voti berlusconiani, se servono a prendersi una poltrona”. Lo afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, commentando l’elezione di Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati rispettivamente alla presidenza della Camera e del Senato.

“I voti di FI non puzzano più se servono a Fico e i voti di Grillo e Di Maio – aggiunge – possono far presidente del Senato una fedelissima del Cavaliere. E allo stesso tempo trafficano per un governo con Salvini. Comincia così la rivoluzione a 5Stelle” aggiunge Serracchiani.

“Alla fine ha vinto il modello Grillusconi, con Matteo Salvini che fa la levatrice. Avevano promesso il cambiamento ed invece sono prevalsi i favori reciproci, con un rito prelevato a forza dalla prima Repubblica. Auguriamo buon lavoro a Casellati e Fico, nuovi presidenti delle Camere. Il Pd starà all’opposizione, ad evitare che il Grillusconi che avanzerà anche per il governo, tenti di scassare i conti dello Stato” dichiara il senatore dem Andrea Marcucci.

Gianni Cuperlo ha spiegato che il Partito democratico “aveva chiesto la condivisione di personalità autorevoli e di effettiva garanzia. Mi auguro che i nuovi presidenti di Camera e Senato lo siano e la risposta arriverà solo dai fatti. Il metodo seguito però è stato quanto di più antico si potesse esprimere. Un accordo per spartirsi i vertici istituzionali tra vincitori zoppi perché privi di una vera maggioranza politica. Se il buongiorno si vede dal mattino siamo ancora a notte fonda”.

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