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Il Ministro Martina sblocca i pagamenti Pac e Psr

La terra arabile in Italia è la più cara d'Europa. Coldiretti: “L'elevato costo della terra ostacola l'ingresso dei giovani in agricoltura”

Le aziende agricole guidate da under 35 sono oltre 26mila

Una giornata storica di Coldiretti “tracciabilità ed etichettatura” si rafforza il Made in Calabria
il Ministro alle politiche agricole Maurizio Martina

Salvi i pascoli tradizionali della Calabria: potranno beneficiare dei premi comunitari. Molinaro: una ottima notizia per i nostri allevatori che vedranno sbloccate e pagate le domande

La notizia che accogliamo con grande soddisfazione – comunica Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – è arrivata direttamente dal Ministro Maurizio Martina nel corso dell’incontro di Coldiretti con i candidati Premier. Adesso, nel quadro dei suoli eleggibili a premio comunitario PAC e PSR ci sono anche i pascoli locali tradizionali situati nei territori montani e collinari della Calabria e storicamente utilizzati come pascolo dagli allevatori con centinaia di migliaia di ettari di pascoli sotto-bosco prevalentemente inerbiti. E’ giunto a conclusione  il nodo del riconoscimento delle Pratiche Locali Tradizionali di pascolamento (PLT) una delle richieste che Coldiretti aveva portato in piazza nella mobilitazione dell’8 giugno u.s. alla Cittadella Regionale.

La soluzione, avvenuta dopo la condivisione di tutte le Regioni nella Commissione Politiche Agricole.  restituisce finalmente, serenità e certezze anche a circa seimila aziende zootecniche della Calabria. La Coldiretti ricorda che le aziende zootecniche non erano state pagate nel 2017 poiché appunto le domande risultavano penalizzate da anomalie collegate ai Pascoli Locali Tradizionali (PLT) che non erano considerati ammissibili e impattavano negativamente anche sul valore dei titoli assegnati.  Vi era tra l’altro il rischio – chiarisce Coldiretti spiegando la portata della decisione, di un recupero per le annualità 2015 e 2016. Il riconoscimento del pascolo locale tradizionale, elemento distintivo delle produzioni calabresi, è prerogativa indispensabile per le buone pratiche dell’allevamento, soprattutto di quelli che operano nelle zone più rurali. Poteva essere un danno economico rilevante verso di produzioni di grande importanza per la nostra agricoltura come la zootecnia da carne. Ora è fondamentale – chiede Coldiretti – il riscontro da parte del Dipartimento Agricoltura e di Arcea sulle consistenze catastali che sono state validate; ciò consentirà di procedere al perfezionamento delle domande 2017, allo sblocco dei pagamenti, eventualmente il ricalcolo dei titoli e alla corretta predisposizione delle domande 2018. Continueremo a monitorare – assicura Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – l’evoluzione del procedimento di riconoscimento e dell’eleggibilità delle superfici oggetto di pascolo tradizionali nelle zone boschive, che è una peculiare caratteristica delle Calabria affinché non siano penalizzate aree eventualmente non considerate dalla deroga.

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