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Contratto dei Vigili del Fuoco, firmato il rinnovo: aumenti di 84 euro

Per il rilancio dei Vigili del Fuoco serve l’ampliamento dei titoli accademici anche per le lauree giuridiche secondo Filp, Federdistat e Cisal

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Il sindacato Conapo: “Firmati solo gli 84 euro e rimandata la firma degli aumenti extra. Bene stralcio aumenti a impiegati”

Anche per i Vigili del Fuoco arriva l’atteso rinnovo del contratto, con aumenti lordi di 84 euro in busta paga. Dopo il rinnovo del contratto delle forze di polizia e delle forze armate dei giorni scorsi, oggi a Palazzo Vidoni è arrivata la sigla sul contratto dei Vigili del Fuoco per il triennio 2016-2018.

“Dopo oltre otto anni di vacanza contrattuale, anche questo delicato settore del pubblico impiego, strategico nel quadro della sicurezza, raggiunge un importante traguardo molto atteso da tutto il personale” si legge in una nota del Ministero dell’Interno.

Gli incrementi retributivi derivanti dal nuovo accordo, pari al 3,48%, in linea con gli altri Comparti pubblici, porteranno ai Vigili del Fuoco in busta paga oltre 84 euro mensili in media.

I benefici economici non si esauriscono però con il contratto. Un ulteriore avanzamento deriverà, infatti, dal riconoscimento anche di un nuovo istituto retributivo che assorbirà una cospicua parte delle risorse aggiuntive, pari a 87 milioni di euro, che il Governo ha destinato, nell’ambito del riordino delle carriere, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

“Non è da trascurare, inoltre, che il personale vedrà incrementata la retribuzione accessoria grazie alle ulteriori risorse che la legge di Bilancio 2018 (c.d. Fondo per la specificità), ha destinato al potenziamento dei servizi operativi anche del Comparto dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Pubblico” spiega ancora il Viminale.

Dall’insieme delle misure economiche richiamate deriveranno a regime per il personale non direttivo e non dirigente benefici medi mensili di oltre 257 euro lordo dipendente (da un minimo di 167 ad un massimo di 407 euro).

Per il personale direttivo e dirigente sono previsti, a regime, incrementi medi mensili lordo dipendente pari rispettivamente a 355 euro (con una “forbice” che va da 201 a 437 euro) e a 417 euro (con una “forchetta” che va da 411 a 493 euro).

Il ministro dell’Interno Marco Minniti, a margine dell’intesa, ha manifestato piena soddisfazione per l’importante risultato raggiunto che dà un giusto riconoscimento ad operatori della sicurezza che hanno dimostrato, anche nelle più recenti calamità, grandissima professionalità e abnegazione, riscuotendo l’apprezzamento unanime del Paese.

Il commento del sindacato Conapo

“Oggi al Dipartimento della Funzione Pubblica è stato firmato il rinnovo del contratto dei Vigili del Fuoco riferito solamente agli aumenti medi di 84 euro lordi mensili come per tutto il pubblico impiego. È stata invece stralciata dalla firma la parte duramente contestata dal CONAPO relativa alla distribuzione degli 87 milioni di euro che prevedeva di destinare parte di quei fondi agli impiegati del Corpo corrispondendo loro aumenti superiori al resto del pubblico impiego, in alcuni casi anche superiori al personale operativo, mentre il personale in divisa non recupera nemmeno il 30% del grave divario retributivo esistente con gli altri Corpi. Sarebbe stato un grave affronto e chiediamo che i ministri Minniti e Madia modifichino quelle bozze”.

Lo rende noto Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco che ha partecipato alla trattativa, spiegando che “non corrispondono al vero alcune trionfalistiche dichiarazioni stampa con cifre annunciate oltre gli 84 euro, per le quali sarà necessaria un ulteriore firma sulla quale abbiamo sin da subito espresso le nostre riserve se non avverranno le giuste modifiche in favore di chi nel Corpo rischia la vita”.

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