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Traffico di droga dal Marocco all’Italia: 21 arresti a Bologna

Traffico internazionale di droga: 21 persone arrestate dalla Squadra mobile di Bologna nell’operazione “Rexton”

Traffico internazionale di droga: 21 persone arrestate dalla Squadra mobile di Bologna nell’operazione “Rexton”

Traffico di droga: la Polizia ha smantellato una banda formata da cittadini marocchini e albanesi

Sono 21 le persone arrestate dalla Squadra mobile di Bologna nell’operazione “Rexton”, che ha smantellato un’organizzazione criminale specializzata nel traffico internazionale di droga.

Gli arrestati, capeggiati da un trentenne di nazionalità marocchina, per le spedizioni usavano distinguere la droga con nomi in codice: Capitale, Vueling, Roma, Top che venivano impressi sui panetti destinati a rifornire le piazze di spaccio soprattutto nel Lazio e in Emilia Romagna.

L’indagine ha condotto gli agenti ad identificare due gruppi, ben distinti, composti da cittadini marocchini che si occupavano di hashish e albanesi che invece gestivano il mercato della cocaina.

La droga proveniva principalmente dal Marocco e raggiungeva il nostro Paese a bordo di camion via terra attraverso la Spagna.

Dalle intercettazioni, rese ancora più difficili dai nomi in codice utilizzati dai trafficanti, è emersa la meticolosa cura con cui venivano organizzati i viaggi dal Nord Africa.

Quantificata anche la distribuzione sul territorio dello stupefacente: 300 chili di hashish al mese solo per la provincia di Bologna, mentre circa mille chili erano destinati alla Capitale. Per la cocaina, invece, era dell’ordine di circa un chilo a settimana fatto arrivare nel capoluogo emiliano. In un’occasione gli agenti sono riusciti anche a sequestrare una tonnellata di sostanza stupefacente.

L’operazione è stata coordinata dalla Direzione centrale anti droga e dallo Sco (Servizio centrale operativo). Le 21 ordinanze di custodia cautelare sono state chieste dai Pubblici ministeri della Dda Francesco Caleca e Roberto Ceroni ed emesse dal Giudice per le indagini preliminari Alberto Gamberini.

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