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Nuovo Fondo Occupazione: accordo raggiunto tra banche e sindacati

Banche: l’acquisizione dei clienti diventa digitale per attivazione di conto corrente e carta prepagata. Entro il 2020 anche prestiti e conto deposito

Dalla solidarietà espansiva alle iniziative per agevolare l’occupazione giovanile: tutte le misure previste dall’intesa

Raggiunto l’accordo tra Abi e Sindacati di categoria con cui si ampliano le funzioni del Fondo per l’Occupazione (Foc) come previsto dall’ultimo rinnovo contrattuale di settore.

Sviluppando sinergie in materia di politiche attive per l’occupazione, viene così implementata l’operatività del Fondo Occupazione in connessione al “Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale e del credito”.

Lo comunica l’Abi, Associazione bancaria italiana, evidenziando che “ancora una volta relazioni sindacali dialettiche e costruttive hanno consentito di rafforzare uno strumento bilaterale dedicato alla creazione e al sostegno della buona occupazione anche a difesa dell’occupabilità delle persone. Necessità accentuata dal bisogno di nuove mansioni professionali dettate dai cambiamenti in atto. Questo passa innanzitutto da un potenziamento delle prestazioni del Fondo Occupazione, grazie all’impiego di risorse private senza alcun carico per la finanza pubblica”.

In questo senso l’accordo, sulla base delle risorse disponibili, rafforza la possibilità di intervenire su profili che vanno dalla rioccupazione dei lavoratori, alla solidarietà espansiva, dalla riconversione e riqualificazione professionale ad ulteriori iniziative per agevolare l’occupazione giovanile.

Nello specifico l’accordo per il Fondo Occupazione prevede:

Per Abi “le parti hanno centrato un obiettivo fondamentale per utilizzare tutti gli strumenti di natura contrattuale che favoriscano anche un ricambio generazionale più rapido e senza tensioni occupazionali”.

In tale direzione, nel quinquennio 2012-2017, il Fondo Occupazione ha già finanziato, tra assunzioni e stabilizzazioni, 17.655 domande di prestazione per un impegno complessivo di spesa di oltre 135 milioni di euro. Ciò a fronte di circa 17.000 uscite dalle aziende, nello stesso periodo, tramite il Fondo di solidarietà ed il relativo assegno straordinario, registrando appunto un numero pressoché corrispondente di assunzioni/stabilizzazioni.

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