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Pacchetto Energia Pulita: l’Europa vuole la quota di rinnovabili al 35%

Fonti rinnovabili: passi avanti dell'Italia sull'energia green. La quota continua ad aumentare, siamo terzi nella classifica europea

Le richieste degli eurodeputati ai Ministri UE: mercoledì prossimo il voto al Parlamento europeo

Il Pacchetto Energia Pulita torna sotto i riflettori e si prepara al voto di Strasburgo con una strada ben definita dall’Europarlamento. Nell’Unione Europea il consumo di energia deve essere ridotto del 40% entro il 2030 e la quota di energia ottenuta da fonti rinnovabili deve aumentare dal 27 al 35%.

Sono questi i contenuti principali delle proposte legislative sull’efficienza energetica e le energie rinnovabili che il Parlamento europeo discuterà lunedì prossimo alle ore 17:00. Una votazione sull’avvio dei negoziati con i ministri si terrà invece mercoledì.

I deputati della commissione industria, ricerca e energia chiedono che l’UE fissi un obiettivo vincolante di riduzione energetica del 40% entro il 2030 (ovvero una riduzione del 34% del consumo di energia primaria rispetto ai livelli del 2005). Per il settore dei trasporti, almeno il 12% dell’energia consumata in ogni Stato membro dovrebbe essere prodotta da fonti rinnovabili, quali il sole o il vento.

Qualora il Parlamento approvasse il mandato negoziale, i colloqui con il Consiglio potrebbero iniziare immediatamente, poiché quest’ultimo ha già approvato la sua posizione sull’efficienza energetica il 26 giugno scorso e sulle energie rinnovabili e la governance dell’Unione dell’energia il 18 dicembre scorso.

Queste tre proposte fanno parte del Pacchetto Energia Pulita, avviato dalla Commissione europea nel novembre 2016 e che rappresenta uno passaggio cruciale per completare l’Unione dell’energia.

Sui social network si può seguire il dibattito attraverso l’hashtag ufficiale #energyunion.

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