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Mille giorni di guerra in Yemen: è crisi umanitaria

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Migliaia di morti e milioni di sfollati che rischiano la vita a causa di malattie: l’UNICEF lancia un appello alla comunità internazionale

Sono passati mille giorni dall’inizio della guerra in Yemen, un Paese distrutto dalla carestia, alle prese con una grave epidemia di colera, tristemente coinvolto in un conflitto per procura e senza fine, che ha colpito il 70% della popolazione di cui 11 milioni di bambini. È il grido di allarme lanciato da Andrea Iacomini, Portavoce dell’UNICEF Italia.

“Dopo 1.000 giorni di conflitto sono morti 1.000 bambini ogni anno, 1.000 scuole andate distrutte, 1.000 innocenti come bimbi soldato” continua Iacomini.

“Mille minori da assistere ogni giorno dell’anno per malnutrizione acuta grave. Gli appelli disperati dell’ONU sembrano non smuovere le coscienze globali. Le città sono diventante campi di battaglia, le persone sono intrappolate nelle loro case, incapaci di spostarsi per ricevere assistenza medica o per accedere a beni di prima necessità. Milioni di sfollati che non sanno cosa mangiare, cosa bere, come salvarsi dal prossimo bombardamento indiscriminato” aggiunge il portavoce UNICEF.

“Siamo a 1.000 giorni di morte e distruzione, 1.000 giorni di fughe, 1.000 giorni di aggressioni, 1.000 giorni di separazioni dolorose dai propri cari: siamo a 1.000 giorni di inferno per i bambini dello Yemen. Una nuova Siria, 1.000 giorni di silenzio sulla più grande crisi umanitaria del momento. Faccio appello a tutti gli italiani affinché in questi giorni di festa sostengano gli sforzi dell’UNICEF per raggiungere una popolazione clamorosamente tagliata fuori dagli aiuti internazionali” conclude Iacomini.

Sui social network è possibile seguire la campagna UNICEF dedicata alla crisi in Yemen con gli hashtag #1000DaysOfWarOnYemen, #1000Giorni e #Yemen.

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