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Riforma della Politica Agricola Comune approvata dall’Europa

Scadenza presentazione domande PAC: via libera dalla Commissione europea alla proroga di un mese, dal 15 maggio al 15 giugno 2020

Tra le novità rafforzata la posizione negoziale degli agricoltori nei confronti dei supermercati e maggiore flessibilità per gli Stati membri per aiutare i giovani agricoltori

Diverse agevolazioni per gli agricoltori e meno burocrazia (foto Twitter)

STRASBURGO – Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la riforma della PAC, la Politica Agricola Comune, che rafforza il potere contrattuale degli agricoltori e introduce strumenti più adatti a fronteggiare possibili crisi.

La riforma della politica agricola comune (PAC) già concordata con i governi UE è approvata con 503 voti in favore, 87 voti contrari e 13 astensioni, ed entrerà in vigore l’anno prossimo.

Catena di approvvigionamento più equa

Le nuove norme consentiranno a tutte le organizzazioni di agricoltori riconosciute di pianificare la produzione e negoziare contratti di fornitura per conto dei loro membri, senza violare le regole di concorrenza dell’UE. Finora, i negoziati collettivi sono stati consentiti solo in pochi settori come il latte, l’olio d’oliva, le carni bovine o i cereali.

Strumenti migliori per far fronte alle crisi di mercato e ai rischi di produzione

Gli agricoltori avranno strumenti più efficaci per proteggersi dalla volatilità del mercato e da rischi quali le cattive condizioni meteorologiche, i parassiti delle piante o le malattie animali.

Le misure volte a stabilizzare il reddito degli agricoltori saranno inoltre adattate meglio alle loro esigenze, ad esempio attraverso un aumento degli indennizzi per l’assicurazione delle colture, degli animali e delle piante, e fondi comuni di proprietà degli agricoltori. La Commissione europea potrà reagire più rapidamente alle crisi, con misure eccezionali di sostegno per gli agricoltori.

Maggiore flessibilità per i giovani agricoltori

I Paesi UE disporranno di una maggiore flessibilità per definire un “agricoltore in attività”, vale a dire la persona che può ricevere sovvenzioni agricole dall’UE. Aumenteranno significativamente gli “incentivi” per i giovani agricoltori, dal 25 al 50% per i primi 25-90 ettari, per attrarre un numero maggiori di giovani in un settore che invecchia.

I commenti dal Parlamento europeo

“Oggi abbiamo notevolmente rafforzato la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento, abbiamo fornito agli agricoltori strumenti migliori contro i rischi del mercato e di produzione e abbiamo aumentato il sostegno ai giovani. Ciò renderà la nostra politica agricola più equa, più semplice, più adeguata alle esigenze degli agricoltori e meglio attrezzata per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini dell’UE. Nuove norme saranno in vigore in tempo utile per consentire ai nostri agricoltori di beneficiare al più presto di questi cambiamenti positivi”, ha dichiarato il co-relatore Albert Dess (PPE, DE).

“Il pacchetto oggi approvato costituisce un risultato importante per i nostri agricoltori: da un lato vengono risolti problemi strutturali dell’impostazione del 2013, dall’altro vengono offerte nuove opportunità agli agricoltori, soprattutto per affrontare le turbolenze del mercato. È giusto sottolineare come questo regolamento sia stato un’importante testimonianza dell’efficacia della procedura di co-decisione, e del ruolo di assoluto protagonismo del Parlamento europeo per realizzare quella che si presenta come una vera e propria riforma di medio termine della PAC”, ha dichiarato Paolo De Castro (S&D, IT), che ha guidato la delegazione del Parlamento durante i negoziati.

Il Ministro Martina: “Con il pacchetto Omnibus meno burocrazia”

“L’adozione del pacchetto Omnibus è un’ottima notizia. C’è molto dell’iniziativa italiana in questa riforma, grazie al lavoro dei nostri eurodeputati a partire da Paolo De Castro e dall’azione del nostro Ministero. Abbiamo ottenuto avanzamenti importanti che correggono una Politica Agricola Comune troppo burocratica. Dal 1° gennaio 2018 ci saranno infatti più semplificazioni e progressi importanti per l’agricoltura italiana” ha affermato il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.

“C’è più spazio per il sostegno ai giovani agricoltori, un taglio concreto di vincoli burocratici e un’attenzione maggiore alla questione cruciale della gestione del rischio, che vede un miglioramento degli strumenti a disposizione. Per la prossima programmazione servirà ancora più spinta per tenere insieme agricoltura, alimentazione e ambiente. La PAC è un pilastro necessario sul quale investire, un passaggio chiave per il rilancio dell’Europa” ha aggiunto.

Tra le altre novità della riforma della Politica Agricola Comune:

Coldiretti plaude al via libera alla riforma

“Il via libera alla revisione della PAC (proposta del pacchetto legislativo Omnibus) che entrerà in vigore dal primo di gennaio 2018 è un risultato importante per le imprese agricole e per il Paese, frutto di un decisivo gioco di squadra”. Ad affermarlo è il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per il voto positivo del Parlamento europeo.

“È stato scongiurato il rischio di un rinvio che avrebbe fatto perdere agli agricoltori italiani l’opportunità di applicare le nuove regole” ha aggiunto Moncalvo.

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