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Franceschini lancia proposta per Caschi blu della cultura europei

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L'Unità è composta da trenta tecnici del MiBACT e trenta militari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

A Bruxelles governo italiano chiede inserimento della componente culturale nelle missioni Ue di peacekeeping: ok di Francia e Germania

La presentazione di Unite4Heritage, i Caschi blu della cultura, all’ONU

BRUXELLES – “Le devastazioni del patrimonio culturale da parte del terrorismo devono far maturare la consapevolezza di quanto sia necessario prevedere la componente culturale nelle missioni di pace dell’Unione Europea”. Così il Ministro dei beni culturali e del turismo, Dario Franceschini è intervenuto oggi a Bruxelles nel corso del Consiglio dei ministri europei della Cultura per lanciare la proposta del governo italiano per la nascita dei Caschi blu della cultura europei.

“Un contributo – l’ha definito Franceschini – al progetto di difesa comune europeo”. Nel corso del suo intervento, che ha avuto l’immediato sostegno di Francia e Germania, il ministro ha ripercorso le tappe che hanno permesso di costituire in sede Onu e dentro l’Unesco le task force nazionali Unite4Heritage specializzate nella tutela e nel recupero del patrimonio culturale nelle aree di crisi.

“In questa fase storica – ha concluso Franceschini – contraddistinta dalla cinica distruzione del Patrimonio Culturale da parte del terrorismo, appare essenziale avviare un processo europeo di Difesa del Patrimonio Culturale, a partire dall’inserimento delle componenti culturali nelle missioni UE di peacekeeping”.

Oltre alla proposta dei Caschi blu della cultura, Franceschini ha chiesto all’UE più coraggio: “L’Europa deve osare di più, bene le conclusioni del vertice di Göteborg, ma non bastano: servono maggiori risorse e il riconoscimento delle politiche culturali tra i pilastri dell’Unione europea”.

“Nelle istituzioni europee serve più coraggio e velocità, oggi appare tutto arenato mentre servono nuovi strumenti e modalità di discussione per intervenire concretamente in settori fondamentali per l’economia europea che, non dobbiamo dimenticare, è la maggiore produttrice e consumatrice di contenuti culturali. Bisogna cambiare passo – ha concluso Franceschini – e essere consapevoli che la cultura è l’unica risposta ai venti nazionalisti e populisti che stanno attraversando tutto il continente”.

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