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Riciclaggio, corruzione, omicidi: Malta nel mirino dell’UE

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Il Parlamento europeo è preoccupato per lo stato di diritto a Malta

Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di monitorare attentamente lo Stato di diritto nel Paese

Indipendenza delle forze dell’ordine e della magistratura maltesi compromessa

STRASBURGO – Azioni insufficienti contro il riciclaggio di denaro, la corruzione e la concessione della cittadinanza UE. Europol tenuta lontana dalle indagini sull’assassinio di Daphne Caruana Galizia, la blogger uccisa sull’isola.

Secondo gli eurodeputati, la Commissione UE deve monitorare la situazione a Malta e dialogare col Paese per garantire un’applicazione imparziale della legge.

Nel testo della risoluzione adottata a grande maggioranza (466 voti favorevoli, 49 contrari e 167 astensioni), il Parlamento europeo chiede alla Commissione di “instaurare un dialogo con il governo maltese per quanto riguarda il funzionamento dello Stato di diritto a Malta”. La Commissione dovrà anche verificare se Malta sia in conformità con le norme UE antiriciclaggio e bancarie.

Nel testo gli eurodeputati sottolineano che l’indipendenza delle forze dell’ordine e della magistratura maltesi potrebbe essere compromessa dal fatto che il governo ha la facoltà di nominare il comandante della polizia, il capo dell’Unità di informazione e analisi finanziaria (FIAU) e il procuratore generale.

Strasburgo chiede anche di rendere noti i programmi di “Cittadinanza tramite investimento” rivolti ai cittadini di Paesi terzi. E di avviare un’indagine internazionale indipendente, con il pieno coinvolgimento di Europol, sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia.

Peggioramento dei risultati

Secondo numerose relazioni di Europol, Reporter senza frontiere e della commissione speciale del Parlamento europeo sui Panama Papers (commissione PANA), gli sviluppi degli ultimi anni a Malta suscitano gravi preoccupazioni circa lo Stato di diritto, la democrazia e i diritti fondamentali, agevolati dalla debolezza dei sistemi esistenti. Uno dei principali problemi sottolineati nella risoluzione è la scarsa capacità di Malta di affrontare una serie di gravi accuse di corruzione e di violazione degli obblighi in materia di vigilanza bancaria e antiriciclaggio, visto che la polizia non ha iniziato le indagini.

Nel testo si rileva poi che i soggetti citati nelle relazioni FIAU e nei Panama Papers continuano a far parte del governo e si invita il comandante della polizia di Malta ad avviare delle indagini. Si chiede inoltre alle autorità maltesi di vigilanza e giudiziarie di esaminare il processo di concessione delle licenze alla Pilatus Bank, banca che negli ultimi mesi ha dovuto affrontare aspre critiche. Anche il lavoro di Nexia BT, società di consulenza coinvolta nel programma per la cittadinanza e nominata nei Panama Papers, dovrebbe essere esaminato.

Maggiore chiarezza sulla cittadinanza tramite investimento a Malta

La risoluzione solleva infine dubbi sulla prassi di concedere la cittadinanza di un paese dell’Unione europea dietro pagamento, e chiede alla Commissione di monitorare questi programmi. Nel caso di Malta, le informazioni trapelate segnalano possibili casi di corruzione nell’amministrazione. Si chiede quindi al governo di precisare chi ha acquistato un passaporto maltese (e tutti i diritti che ne derivano) e quali garanzie sono applicate onde assicurare che tutti questi nuovi cittadini abbiano effettivamente trascorso un anno a Malta prima dell’acquisto.

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