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Livorno, maltratta coppia di anziani: denunciata badante

badante rumena a livorno maltratta coppia di anziani denunciata

Le violenze sono state registrate dalle telecamere nascoste della Polizia

La donna è stata allontanata dall’abitazione teatro delle violenze in attesa del processo

Le violenze registrate dalle telecamere nascoste della Polizia

LIVORNO – Ancora un caso di violenza contro gli anziani, questa volta tra le mura domestiche dove una badante di 60 anni di nazionalità rumena maltrattava fisicamente e psicologicamente due anziani di 85 e 89 affidati alle sue cure.

La Polizia di Stato di Livorno, in attesa degli esiti del processo, su ordine della Procura ha eseguito la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare a carico della donna per il reato di maltrattamenti di due anziani incapaci di badare a se stessi.

Le indagini della Squadra mobile sono iniziate a seguito della segnalazione di alcuni operatori sanitari di una cooperativa di assistenza domiciliare che, per due ore al giorno, si occupavano dei due anziani, affetti da malattie degenerative e cognitive. I sanitari si erano insospettiti dopo aver notato, sul corpo dell’anziana, ecchimosi e segni che potevano derivare da maltrattamenti.

Attraverso l’installazione di telecamere all’interno dell’appartamento dei due anziani, i poliziotti sono riusciti a documentare le condotte e i maltrattamenti che la badante riservava ai due anziani coniugi, privi di parenti che potessero prendersi cura di loro.

La badante, che da due anni prestava la sua opera nella casa, approfittando della loro condizione fisica e psicologica, sottoponeva, soprattutto l’anziana donna, ad una serie di sopraffazioni e vessazioni in modo abituale.

In particolare si ripetevano le scenate, i rimproveri, le violenze fisiche, le umiliazioni, le spinte, gli sputi, accompagnati da tirate di capelli, schiaffi, pugni e insulti. Il tutto sotto gli occhi del marito infermo che, terrorizzato, non era in grado di reagire, rimanendo in silenzio per paura di ritorsioni anche nei suoi confronti.

La badante ripeteva continuamente all’anziana, oltre ad altre pesanti offese, di essere un “seme di drago”, intercalare usato per definire, in senso dispregiativo, il comportamento dell’anziana.

Ora i due coniugi sono stati affidati alle cure di un amministratore di sostegno, che ha provveduto immediatamente a rimpiazzare la badante con altro personale idoneo a prendersi cura di loro. Le indagini, intanto, andranno avanti.

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