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Incendi in Piemonte e Lombardia: arrivano due Canadair dalla Croazia

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Le province di Cuneo e Torino sono le più colpite

Emergenza nelle due regioni: vertice con il ministro Minniti e il Capo della Protezione Civile Borrelli

I roghi attivi stamani in Piemonte (infografica Vigili del Fuoco)

TORINO – Continuano senza sosta le azioni di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco dei numerosi incendi boschivi che stanno colpendo il Piemonte, in particolare le province di Torino e Cuneo, e la Lombardia. Sono oltre 200 le unità a terra, tra personale permanente e volontario, supportate dalla flotta aerea del Corpo.

In provincia di Torino sono ancora impegnate numerose squadre di Vigili del Fuoco in diverse zone del territorio per fronteggiare gli incendi di bosco attivi ormai da giorni. Le maggiori criticità sono segnalate nei comuni di Cumiana, Cantalupa e Mompantero dove, nel tardo pomeriggio di ieri, è stata evacuata una casa di cura con circa 200 pazienti.

Nelle operazioni 8 Vigili del Fuoco sono rimasti intossicati e son ostati trasportati all’ospedale di Susa per le cure del caso. A scopo precauzionale sono state evacuate anche le frazioni di San Giuseppe, Trinità e Seghino.

Da venerdì, l’organico dei Vigili del Fuoco è in raddoppio turno; permangono attivi i COC (Centro Operativo Comunale) nei comuni di Mompantero, Caprie, Cantalupa e Traversella. Per il coordinamento delle attività di soccorso, sono presenti gli UCL (Unità Comando Locale) nei comuni di Monpantero e Cumiana.

Nella provincia di Cuneo sono stati effettuati numerosi interventi e le maggiori difficoltà si registrano nei comuni di Demonte, Casteldafino e Bellino. In totale, sono impegnati circa 160 Vigili del Fuoco, di cui 14 unità DOS (Direttore Operazioni Spegnimento), e 43 automezzi antincendio, a cui si aggiunge anche la flotta aerea del Corpo vista l’impervietà delle zone interessate.

Da questa mattina, sono in azione a supporto del Corpo Nazionale, i due Canadair arrivati dalla Croazia.

In Lombardia sono 66 le unità di terra, coadiuvate da 21 automezzi per l’antincendio boschivo, impegnate nelle province di Brescia, Como, Sondrio e Varese. Proprio in quest’ultima provincia si registrano le criticità maggiori nella località Campo dei Fiori dove stanno operando anche varie squadre di volontari AIB e di protezione civile.

Borrelli e Minniti a Torino e Varese per l’emergenza incendi

Oggi intanto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha lasciato Norcia, dove questa mattina ha partecipato alle celebrazioni dell’anniversario del sisma del 30 ottobre 2016, per recarsi a Torino e a Varese dove ha partecipato, con il Ministro dell’Interno Marco Minniti e i rappresentanti delle Istituzioni locali, alle riunioni convocate per fare il punto sulla situazione incendi che non danno tregua a Piemonte e Lombardia.

L’impegno dello Stato per far fronte all’emergenza incendi che da giorni devastano il Piemonte è massimo – ha affermato Minniti – Quindici mezzi aerei, che possono opere contemporaneamente, sono un numero significativo. Abbiamo fatto un bilancio delle attività in corso e rafforzato il principio della flessibilità di questo dispositivo. Noi facciamo parte anche di un dispositivo europeo, che porta noi ad aiutare e ad essere aiutati. Un sistema che funziona”.

Sulle cause degli incendi, anche dopo il ritrovamento di inneschi, Minniti ha annunciato che “ci sono indagini in corso, l’elemento doloso non è unico ma dominante. Non abbiamo trovato dispositivi già consumati, ma dispositivi pronti ad agire. Quindi vuol dire che ci sono stati o che si presume che ci possano essere state attività di carattere doloso. Le forze dell’ordine stanno monitorando: se dovessero ripartire i venti, qualcuno potrebbe avere l’idea di riattivare focolai”.

Dal 10 ottobre le squadre antincendio regionali e dei Vigili del fuoco hanno dovuto affrontare più di 300 incendi, più o meno importanti, con l’impiego di circa 300 volontari per turno. Soltanto domenica 29 sono stati gestiti 39 incendi con 602 volontari coadiuvati dai Vigili del Fuoco. I mezzi impiegati sono stati 195 ed è stata allertata anche la componente della Protezione civile, pronta a dare assistenza alla popolazione su richiesta dei sindaci.

Chiamparino: “Basta allenatori, è guerra contro il fuoco”

Il governatore Chiamparino ai microfoni di Radio1 si è soffermato sull’utilizzo sull’utilizzo di aerei ed elicotteri: “In Piemonte sono operativi 5 Canadair, incluso quello dirottato sull’incendio a Varese. Il problema è che magari le condizioni meteo non permettono di operare, ieri per esempio non consentivano ai Canadair né di approvvigionarsi nei bacini alpini a causa del troppo vento in quota, né di intervenire perché il fumo concentrato in basso non permetteva di centrare gli obiettivi”.

Sulla sua pagina Facebook, ha poi pubblicato il seguente post: “Come saprete sabato e domenica sono stato nei luoghi colpiti dagli incendi: Bussoleno, Caprie, Rubiana, Giaveno, Cantalupa, Locana, accompagnato dai volontari dell’A.I.B, dai vigili del fuoco, dai sindaci, dalle persone che lì abitano. Ho visto con i miei occhi, ieri, la guerra contro il fuoco, combattuta casa per casa, e le difficoltà dei soccorritori alle prese con il vento e il fumo. Ho visto anche la grande preparazione e professionalità di un sistema che funziona, persone con esperienza e competenza che sanno come e quando agire”.

“Siamo in emergenza dal 5 ottobre, sono passati 25 giorni, e l’emergenza continuerà fino a quando non ci saranno mutamenti delle condizioni meteo. Ma anche in questi giorni di massima emergenza non c’è stato un danno alle persone, sono stati marginali i danni alle cose o alle infrastrutture: non è stata fortuna, ma l’abnegazione e la professionalità dei volontari e degli operatori antincendio, che sono arrivati in Piemonte da ogni parte d’Italia e che ringrazio ancora” scrive ancora il governatore.

“Sono invece un po’ stufo di tutti quelli che in questi giorni di emergenza si stanno scoprendo allenatori della Nazionale, sbandierando soluzioni e schemi di sicuro successo: perché non ne esistono, e perché la lotta al fuoco è seria e va affrontata con competenza, non con faciloneria e improvvisazione. Credo che non spetti alla politica decidere quali e quanti Canadair far alzare in volo, ma spetta alla politica metterli a disposizione, ed è quanto abbiamo fatto quando abbiamo dato piena disponibilità di budget per tutte le operazioni di soccorso, sulle quali devono però decidere i corpi addetti” conclude Chiamparino.

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