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Inestetismi della pelle: alle donne creano ansia e imbarazzo

Quando la pelle soffre: pulizia, idratazione e protezione sono le regole base ma per combattere il photoaging occorre agire nella stimolazione del collegene

Per celare gli inestetismi ora ci sono i trattamenti laser

Per 8 su 10 sono fonte di disagio: compromettono i rapporti sociali e l’autostima personale

Per celare gli inestetismi ora ci sono i trattamenti laser

ROMA – Dalle macchie solari alle lesioni senili, oggi gli inestetismi della pelle preoccupano ben 8 donne su 10 (81%) e provocano in molti casi disagio (76%) e insicurezza (72%).

La loro comparsa può assumere un’importanza cruciale, soprattutto se si tratta di manifestazioni vistose (65%), estese (58%) o in aree del corpo spesso scoperte (55%).

Infatti l’impatto emozionale legato ai problemi della pelle, in passato è stato oggetto di studi da parte dell’American Academy of Dermatology: gli esiti di questa indagine hanno confermato che le persone con imperfezioni cutanee hanno sviluppato nel corso del tempo maggiori problemi psicologici rispetto a chi non le aveva.

Ma se fino a pochi anni fa l’unico modo per celare gli inestetismi era il “Camouflage”, ovvero la tecnica che permette di “nascondere” le lesioni della pelle attraverso l’utilizzo del make- up, oggi le donne vanno alla ricerca di metodi più efficaci come i trattamenti laser.

É quanto emerge da uno studio condotto da Renaissance Lab, l’osservatorio sulle tendenze legate al mondo della medicina estetica, per capire che effetto hanno gli inestetismi sulla psiche delle donne.

“Le lesioni pigmentate si distinguono una dall’altra in base ad un esame ben specifico – afferma il dott. Gioacchino Listro, Direttore Sanitario del Centro Dermatologico Listro di Palermo -. Le lesioni che trattiamo di più sono le lentigo solari, ovvero le macchie causate dall’esposizione al sole, che si sviluppano in particolare nelle zone foto-esposte come viso, collo, décolleté e sulle mani”.

“É importante sapere che il primo segno di invecchiamento di una persona è proprio il colore della pelle e soprattutto la sua uniformità. Dal momento che associamo le pigmentazioni delle mani e del viso alla vecchiaia, questo può portare ad avere dei problemi psicologici, in particolare nelle donne che sono più attente all’aspetto esteriore. Le lentigo solari vengono trattate con delle tecniche laseristiche molto specifiche, che danno un risultato eccellente anche in un’unica seduta. Uno dei sistemi più all’avanguardia è il laser Discovery Pico, che genera una distruzione del pigmento che viene eliminato da una microesfoliazione della pelle. Questo sistema laser produce, tramite la propria tecnologia, un effetto fotoacustico e fototermico, che ha praticamente azzerato gli effetti collaterali di questo tipo di trattamento” spiega ancora.

Psiche e dermatologia si uniscono così sotto un’unica disciplina, la Psicodermatologia, che all’estero rappresenta una realtà clinica consolidata da anni, capace di unire insieme le competenze delle due discipline.

E quindi, come i segnali di stress psicologico ed emotivo portano a reazioni della pelle, così anche gli inestetismi spesso portano a disturbi psicologici. Ma quali sono le parti del corpo che preoccupano di più le donne quando compaiono degli inestetismi? Il viso (72%) è in assoluto la zona più delicata secondo il gentil sesso. Lo stesso discorso vale per il collo (67%), altra zona molto sensibile, insieme alle mani (58%) e alle braccia (51%).

Secondo il dott. Ted Grossbart, professore della Harvard Medical School e autore del libro “Skin Deep”, l’immagine del corpo rappresenta circa un terzo della propria autostima, che ha una grande influenza sulla salute psicologica generale. Per questo motivo, quando compare una macchia cutanea, la conseguenza principale è quella di abbattere la considerazione che una persona ha di se stessa (42%). Questo provoca un effetto a catena, che spinge soprattutto le donne a compromettere i rapporti sociali (39%), per nascondere un problema di per sé risolvibile, ma che viene vissuto come una piccola tragedia. Questo le porta in parte a non accettare il proprio aspetto fisico (35%) e vivere con distacco le relazioni sociali.

Il disagio psicologico legato a queste problematiche è una cosa naturale secondo il professor Grossbart, soprattutto nella nostra società. Gli americani, ad esempio, già da diversi anni tendono a curare molto l’aspetto estetico, a volte più delle relazioni personali. Secondo gli esperti, l’importante è non sottovalutare gli effetti negativi che possono dare gli inestetismi, curandoli non solo per un fine estetico, ma anche mentale.

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