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L’epidemia di peste polmonare in Madagascar coinvolge anche le Seychelles

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Dall’agosto 2017 è in corso, in Madagascar, un importante focolaio di peste polmonare

Avviso del Ministero della Salute ai viaggiatori che si recano nelle aree rurali dei due Paesi

Operazioni di disinfestazione in una scuola (foto Twitter)

ROMA – Dall’agosto 2017 è in corso, in Madagascar, un importante focolaio di peste polmonare, che ha colpito le grandi città e altre aree non endemiche. A inizio ottobre anche il Ministero della Salute delle Seychelles ha notificato all’Organizzazione Mondiale della Sanità un caso probabile di peste polmonare.

In Madagascar in 2 mesi sono stati dichiarati quasi mille casi sospetti e oltre cento decessi legati alla peste polmonare. Nei giorni scorsi è deceduto anche il primo occidentale ,un40enne francese che viveva a Toamasina.

La peste è una malattia infettiva causata da Yersinia pestis, un batterio zoonotico, di solito presente nei piccoli mammiferi e nelle loro pulci. Le persone possono essere infettate dalla puntura delle pulci infette, attraverso il contatto diretto con materiali infetti o da animali infetti o per inalazione.

Il rischio di infezione per i viaggiatori internazionali che si recano in Madagascar è generalmente basso. Tuttavia, i viaggiatori che si recano in aree rurali di regioni in cui la peste bubbonica è endemica possono essere a rischio, specialmente se campeggiano o cacciano o se entrano in contatto coi roditori. Anche il governo delle Seychelles ha stabilito misure precauzionali, ma per coloro che vanno verso le Seychelles il rischio è considerato molto basso.

L’OMS raccomanda di evitare qualsiasi restrizione ai viaggi o al commercio con le Seychelles o con il Madagascar in base alle informazioni disponibili.

La peste è una malattia endemica in Madagascar; casi (principalmente di peste bubbonica) sono segnalati quasi ogni anno, durante la stagione epidemica (fra settembre e aprile). Tuttavia l’evento di peste polmonare in corso è stato segnalato in un’area non-endemica e per la prima volta in città densamente popolate. L’individuazione di questa epidemia è avvenuta oltre due settimane dopo la morte del primo caso, periodo durante il quale i casi si sono recati in diverse parti del paese, incluso nella capitale Antananarivo. Pertanto il rischio complessivo a livello nazionale è elevato. Il rischio complessivo a livello regionale è moderato a causa dei frequenti voli verso le isole confinanti dell’Oceano Indiano. Il rischio globale è basso.

La peste non è mai stata segnalata nelle Seychelles, e in questa fase nessun caso è stato definitivamente confermato. L’unico caso riportato è considerato probabile fino alla classificazione finale sulla base dei risultati di laboratorio che saranno eseguiti presso l’Istituto Pasteur di Parigi. Il governo delle Seychelles ha stabilito misure precauzionali, tra cui una rafforzata sorveglianza, l’isolamento e il trattamento dei casi sospetti, la ricerca dei contatti e la profilassi del potenziale contatto. Il rischio di ulteriore diffusione nelle Seychelles (se si conferma il caso) è considerato basso e il rischio complessivo regionale e globale è molto basso.

I consigli ai viaggiatori

Secondo la circolare del Ministero i viaggiatori internazionali verso aree endemiche per la peste dovrebbero attuare le seguenti misure per attenuare i rischi:

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