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Ambrogio Lorenzetti: apre la mostra al Santa Maria della Scala

AMBROGIO LORENZETTI (documentato dal 1319 al 1348). Professione pubblica di San Ludovico di Tolosa (particolare). 1334-1340. Affresco staccato Siena, Basilica di San Francesco

AMBROGIO LORENZETTI (documentato dal 1319 al 1348). Professione pubblica di San Ludovico di Tolosa (particolare). 1334-1340. Affresco staccato Siena, Basilica di San Francesco

Fino a Gennaio un viaggio alla scoperta di uno dei massimi pittori del XIV secolo

Ambrogio Lorenzetti (documentato dal 1319 al 1348). Adorazione di Gesù Bambino e Annuncio ai pastori, Crocifisso con i dolenti, Santi Giovanni Battista, Bartolomeo, Caterina d’Alessandria e Cecilia. 1330-1334 circa. Tempera e oro su tavola, 58,8 x 39,1 cm. Francoforte sul Meno, Städel Museum

SIENA – Al Santa Maria della Scala, da domani e fino al 21 gennaio 2018, è visitabile la mostra dal titolo Ambrogio Lorenzetti.

L’esposizione, promossa e finanziata dal Comune di Siena, gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Toscana, può essere considerata tra le più importanti organizzate quest’anno in Italia.

L’esposizione rappresenta in realtà il culmine di un progetto scandito “in più tappe”, avviato nel 2015 con l’iniziativa Dentro il restauro e mirato ad una profonda conoscenza dell’attività dell’artista, ad una migliore conservazione delle sue opere e a favorirne l’avvicinamento da parte del pubblico.

Con Dentro il restauro, realizzato grazie al contributo del MiBACT per Siena Capitale Italiana della Cultura 2015, sono state trasferite al Santa Maria della Scala alcune importanti opere dell’artista che necessitavano di indagini conoscitive, di interventi conservativi e di veri e propri restauri: il ciclo di affreschi staccati della cappella di San Galgano a Montesiepi e il polittico della chiesa di San Pietro in Castelvecchio a Siena (nell’occasione più correttamente ricomposto e riunito con l’originaria cimasa raffigurante il Redentore benedicente) sono stati allestiti in un cantiere di restauro ‘aperto’, fruibile dalla cittadinanza e dai turisti.

I restauri sono proseguiti con l’apertura di altri due cantieri, il primo nella chiesa di San Francesco, volto al recupero degli affreschi dell’antica sala capitolare dei frati francescani senesi, e l’altro nella chiesa di Sant’Agostino, nel cui capitolo Ambrogio Lorenzetti dipinse un ciclo di storie di Santa Caterina e gli articoli del Credo.

In mostra e nel catalogo torneranno così a vivere idealmente i cicli di affreschi del capitolo e del chiostro della chiesa francescana senese, che tra l’altro contenevano la prima rappresentazione di una tempesta nella storia della pittura occidentale nella quale, come scrive il Ghiberti, spiccava la “grandine folta in su e’ palvesi”; il ciclo di dipinti della chiesa agostiniana senese, modello esemplare ancora agli occhi di Giorgio Vasari, quando si approntò l’armadio delle reliquie della cattedrale; quello della cappella di San Galgano a Montesiepi, a tal punto fuori dai canoni della consolidata iconografia sacra che i committenti pretesero delle sostanziali modifiche poco dopo la loro conclusione.

Ambrogio Lorenzetti, nonostante sia considerato uno degli artisti più importanti dell’Europa trecentesca, è ancora poco noto al pubblico per quel che concerne l’insieme della sua produzione artistica. Gli studi – spesso di livello altissimo – si sono concentrati, infatti, quasi esclusivamente sui suoi affreschi del Palazzo Pubblico di Siena, le Allegorie e gli Effetti del Buono e del Cattivo Governo in città e nel suo contado, manifesti cruciali dell’etica politica delle città-stato italiane nella tarda età comunale e in specie del governo senese dei Nove.

Ma la densità concettuale di questo insieme di affreschi ha messo in ombra il resto delle sue opere pittoriche. Si pensi che su Ambrogio Lorenzetti non esiste nemmeno una moderna e affidabile monografia scientifica. La mostra, preceduta da un’intensa attività di ricerca e dalle importanti campagne di restauro, rappresenta dunque l’occasione per provare a ricostruire la sua straordinaria attività.

Una tale iniziativa è possibile soltanto nella città di Siena, che conserva all’incirca il settanta per cento delle opere oggi conosciute del pittore. Ma la mostra – grazie a una serie di richieste di prestito molto mirate – sono esposte, tra le altre, opere provenienti dal Musée du Louvre, dalla National Gallery di Londra, dalle Gallerie degli Uffizi, dai Musei Vaticani, dallo Städel Museum di Francoforte, dalla Yale University Art Gallery – ambisce a reintegrare pressoché interamente la vicenda artistica di Ambrogio Lorenzetti, facendo nuovamente convergere a Siena dei dipinti che in larghissima parte furono prodotti proprio per cittadini senesi e per chiese della città.

“Ambrogio Lorenzetti – afferma il direttore del Santa Maria Daniele Pittèri – è stato uno dei massimi pittori del XIV secolo, uno straordinario innovatore dei linguaggi stilistici e iconografici del suo tempo, oltre che un’artista di elevate e raffinate qualità intellettuali. In un periodo in cui progressivamente, e fortunatamente, si sta abbandonando la logica delle grandi mostre blockbuster per abbracciare quella della riscoperta e della riflessione monografica sui grandi artisti del passato, un’esposizione dedicata a Lorenzetti assume un valore che va oltre l’impatto dell’evento”.

Oltre l’indubbio valore culturale – prosegue il sindaco Bruno Valentini – questa mostra ha anche un valore civile, in particolare per una città come Siena che sta uscendo dalla crisi che la investita nell’ultimo decennio, e in generale in un momento in cui la riflessione sul “bene comune” è molto attuale.

Ha un valore metodologico, perché gruppi di lavoro diversi, afferenti a istituzioni diverse (Comune, Università, Soprintendenza), hanno saputo lavorare in parallelo guidati da un obiettivo comune, rilanciando un livello di collaborazione istituzionale che è fondamentale per gestire grandi progetti.

Ha un valore per il Santa Maria della Scala, perché grazie a questa mostra e agli investimenti dell’amministrazione comunale si ripresenta sullo scenario nazionale come un museo a tutto tondo, con offerte temporanee e permanenti e con una dotazione infrastrutturale, soprattutto in termini di sicurezza, pressoché unica in Italia.

Il percorso espositivo della mostra è arricchito inoltre dalla presenza di un’audioguida in più lingue e da alcuni interventi videofilmati, sia di taglio informativo che di taglio suggestivo/narrativo.

La mostra è curata da Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini e Max Seidel, curatori anche del corposo volume che accompagna l’esposizione, mentre l’allestimento è progettato dallo studio Guicciardini & Magni Architetti.

AMBROGIO LORENZETTI – LE INFORMAZIONI UTILI SULLA MOSTRA

SEDE ESPOSITIVA

Siena, complesso museale Santa Maria della Scala

Piazza del Duomo, 1

PERIODO DELLA MOSTRA

22 ottobre 2017 – 21 gennaio 2018

ORARI

Lunedi, Mercoledì e Giovedì dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso 16,30)

Venerdì dalle ore 10.00-19.00 (ultimo ingresso ore 18,30)

Sabato e Domenica dalle ore 10.00 alle 20.00 (ultimo ingresso ore 19,30)

Lunedì 30, Martedì 31 ottobre e Mercoledì 1 novembre la mostra e il Museo saranno aperti dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18,30)

Martedì giorno di chiusura del museo e della mostra ad eccezione dei giorni 31 ottobre, 26 dicembre e 2 gennaio.

25 Dicembre chiusura del museo e della mostra.

Dal 23 dicembre al 6 Gennaio la mostra e il Museo saranno aperti tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 da Lunedì al Venerdì e dalle 10.00 alle 20.00 il Sabato e la Domenica. Ultimo accesso 30 minuti prima della chiusura.

BIGLIETTI

Ingresso alla mostra:

-Intero 9 euro

-Ridotto 7 euro ragazzi dai 12 ai 18 anni, over 65, studenti, militari e categorie convenzionate

-Gratuito minori di anni 12, accompagnatori portatori handicap, giornalisti e accompagnatori gruppo

-Gruppi 5 euro (minimo 15 persone)

Cumulativi:

-Mostra + Santa Maria della Scala Intero 14 euro

-Mostra ridotto + Santa Maria della Scala 12 euro

-Mostra + Museo Civico 14 euro

-Mostra + Santa Maria della Scala+ Museo Civico 20 euro

-Mostra + Acropoli pass (Duomo di Siena + Santa Maria della Scala) 25 euro

dal 22 ottobre al 31 ottobre e dal 26 dicembre al 6 gennaio

Riduzioni Trenitalia

Ingresso ridotto ai possessori di: abbonamenti regionali Trenitalia (Toscana), biglietto corsa semplice destinazione Siena e per i dipendenti Gruppo FS muniti di badge di riconoscimento.

Ingresso alla mostra con la formula 2X1 (pagando un biglietto a tariffa intera) ai possessori di: biglietto Frecce (Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca) con destinazione Firenze e data di viaggio al massimo di 5 giorni antecedente la visita della mostra (ciascuno sconto sarà offerto una sola volta) e per i possessori di Cartafreccia.

La mostra di Lorenzetti è integrata dalla visita agli affreschi restaurati per questa occasione nella Basilica di San Francesco e nella Chiesa di Sant’Agostino. La visita è gratuita

Basilica di San Francesco, Piazza S. Francesco

Ambrogio Lorenzetti, affresco staccato, Martirio di sei francescani

Ambrogio Lorenzetti, affresco staccato, La professione pubblica di San Ludovico di Tolosa

Pietro Lorenzetti, affresco staccato, Crocefissione

Ingresso nei giorni di venerdì, sabato, domenica, 1 gennaio 2018

Orario di apertura al pubblico: 7,30-12 ; 15,30-19,00

Chiesa di Sant’Agostino, Prato S. Agostino

Ambrogio Lorenzetti, affresco, Maestà

Ingresso libero nei giorni di venerdì, sabato, domenica

Orario di apertura al pubblico: 11,00 -17,00

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