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Sì della Camera all’uso medico della cannabis in Italia

Il nuovo Governo dovrà predisporre entro la fine di quest’anno una manovra di bilancio da almeno 18,5 miliardi di euro per evitare l’aumento dell’Iva, per correggere i nostri conti pubblici e per far fronte a uscite già impegnate

A Montecitorio via libera alle norme che riguardano anche la coltivazione: il testo ora passa al Senato

Il testo passa ora a Palazzo Madama

ROMA – La Camera dei deputati ha dato il via libera alla proposta di legge sulla coltivazione e la somministrazione della cannabis ad uso medico. L’Aula di Montecitorio ha approvato il testo unificato delle proposte di legge: “Disposizioni concernenti la coltivazione e la somministrazione della cannabis a uso medico (C. 76-A/R e abb.)”.

I voti a favore sono stati 317, 40 quelli contrari e 13 gli astenuti: il provvedimento passa ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento.

Per Coldiretti si tratta di una opportunità che potrebbe generare un giro di affari di 1,4 miliardi e garantire almeno 10mila posti di lavoro che va attentamente valutata per uscire dalla dipendenza dall’estero e avviare un progetto sperimentale di filiera italiana al 100 per cento che unisce l’agricoltura all’industria farmaceutica.

Il via libera dell’Aula della Camera alla proposta di legge sulla coltivazione e la somministrazione della cannabis ad uso medico per Coldirettiè “un primo passo che potrebbe aprire potenzialità enormi se si dovesse autorizzare l’estensione della produzione nelle serre abbandonate o dismesse a causa della crisi nell’ortofloricoltura”.

“La campagna italiana – precisa la Confederazione – può mettere a disposizione da subito mille ettari di terreno in coltura protetta. Negli anni 40 con ben 100mila gli ettari coltivati l’Italia era il secondo produttore mondiale della cannabis sativa, che dal punto di vista botanico è simile alla varietà indica utilizzata a fini terapeutici”.

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