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Raqqa è libera: cade la capitale dell’Isis in Siria

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Festa per le strade di Raqqa dopo la liberazione

Le forze della coalizione appoggiata dagli Stati Uniti hanno annunciato la presa della città siriana

L’ultima battaglia tra le rovine della città distrutta: liberate decine di civili (foto Twitter)

RAQQA – Dopo un assedio durato cinque mesi la “capitale” dello Stato Islamico in Siria è caduta ed è di nuovo una città libera.

Le forze curde e arabe della coalizione appoggiata dagli Stati Uniti hanno annunciato oggi la definitiva presa di Raqqa, che da tre anni era nelle mani dei miliziani dell’Isis. Già nei giorni scorsi la città era ormai quasi completamente in mano alle forze della coalizione, che hanno sferrato l’ultimo e decisivo attacco

Talal Sello, portavoce delle Forze Siriane Democratiche (SDF), citato dalla BBC nella sua edizioone online, ha affermato che i combattimenti a Raqqa sono finiti. “È tutto finito, le nostre forze hanno il controllo totale della città” ha detto ancora Sello all’agenzia Afp.

Le forze della coalizione, ha aggiunto, sono ora impegnate nella caccia ai jihadisti rimasti nascosti e nella rimozione delle mine.

Lo stadio e l’ospedale Nazionale, le ultime due roccaforti cittadine dell’Isis a Raqqa, sono state conquistate oggi e all’interno del campo da gioco è stata piantata una bandiera della milizia curda. Sarebbero almeno 22 i miliziani dell’Isis rimasti uccisi nei combattimenti per il nosocomio.

Per il Califfato nero la caduta di Raqqa è un altro duro colpo: dall’inizio del 2017 le forze di al Baghdadi hanno ceduto il controllo di diverse aree in Siria e in Iraq, tra cui Mosul, la città irachena dove era stato fondato l’autoproclamato Stato islamico.

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