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Ius Soli, l’UNICEF: “Voto di fiducia come per la legge elettorale”

Presenza, nuovi ingressi e acquisizioni di cittadinanza: l'Istat fotografa i cittadini non comunitari in Italia che sono 3,7 milioni al 1° gennaio 2018

Una manifestazione a sostegno dello Ius Soli

Il portavoce Iacomini: “Tema cruciale, significa integrare realmente le generazioni nate e cresciute in Italia”

Una manifestazione a sostegno dello Ius Soli

ROMA – “La classe politica italiana in queste ore si sta dividendo sulla fiducia posta sulla legge elettorale. Perché non mettere la fiducia su una legge importante per il futuro di 800 mila bambini come lo Ius Soli?”. È quanto chiede alla politica italiana, che in questi giorni sta dibattendo sulla legge elettorale, il Portavoce dell’UNICEF Italia, Andrea Iacomini.

Lo Ius Soli si è arenato dopo la pausa estiva e l’impossibilità per la maggioranza di governo di trovare i voti necessari all’approvazione. Così il discusso provvedimento è finito nel dimenticatoio.

“Ben 814.851 alunni di origine straniera frequentano il sistema scolastico italiano, di questi quasi il 60% è nato in Italia. Questi ragazzi siedono nelle stesse classi dei nostri figli, studiano la storia del nostro Paese e progettano un futuro qui, eppure l’Italia stenta a riconoscerli come italiani” incalza Iacomini.

“Sono cittadini italiani solo i figli di chi è emigrato oltre 50 anni fa in altri continenti? Non chi vive, studia e lavora nel nostro Paese? Dare la cittadinanza a questi ragazzi, significa integrare realmente le generazioni nate e cresciute in Italia, significa guardare al futuro e non al passato. È un tema cruciale almeno quanto la legge elettorale” conclude.

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