Site icon Corriere Nazionale

Italia leader mondiale degli agriturismi e le presenze aumentano

Il Covid-19 fa aumentare del 29% la richiesta di case in campagna: il desiderio di spazi aperti è esploso dopo il lockdown

Bilancio più che positivo per gli agriturismi

Rapporto Istat: nel decennio 2006-2016 crescita costante del numero di aziende agrituristiche

In Italia ci sono oltre 22mila agriturismi

ROMA – Prosegue anche nel 2016 il trend positivo del settore agrituristico registrato negli ultimi anni, sia per il numero di strutture sia per le presenze e i comuni con agriturismi. Le aziende agrituristiche autorizzate nel 2016 sono 22.661, 423 in più rispetto all’anno precedente (+1,9%). Tale incremento è dato dalla differenza tra le 1.275 nuove aziende e le 852 cessazioni.

È quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Istat sugli agriturismi in Italia relativo al decennio 2006-2010. Nel 2016, i comuni, nel cui territorio sono localizzate le aziende agrituristiche, sono 4.866, 39 in più rispetto all’anno precedente (+0,8%). Le presenze dei clienti negli agriturismi ammontano a 12,1 milioni (+6,6% rispetto al 2015), come emerge dall’indagine Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

Si riconferma anche nel 2016 la tendenza a diversificare la tipologia di attività agrituristiche offerte proponendo pacchetti turistici integrati: 8.264 aziende svolgono contemporaneamente attività di alloggio e ristorazione, 10.390 offrono oltre all’alloggio altre attività agrituristiche e 1.917 svolgono tutte le quattro tipologie di attività agrituristiche autorizzate (alloggio, ristorazione, degustazione e altre attività).

Dove sono gli agriturismi italiani

Nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno è localizzato il 59,5% degli agriturismi con alloggio, il 56,1% delle aziende con ristorazione, il 59% di quelle con degustazione e il 62,3% delle unità con altre attività. L’84% delle aziende agrituristiche è situato in aree montane e collinari, il restante 16% si trova in pianura.

L’aumento del numero degli agriturismi, registrato in tutte le ripartizioni, è più consistente nel Mezzogiorno del Paese (+6,3%) rispetto al Centro (+1,8%) e al Nord (+0,3%). In Toscana e nella provincia di Bolzano, l’agriturismo conferma una presenza consistente e radicata, rispettivamente con 4.518 e 3.150 aziende autorizzate.

Infine, più di un’azienda agrituristica su tre (36%) è a conduzione femminile. La maggiore concentrazione di aziende gestite da donne si rileva in Toscana: sono 1.816 unità e rappresentano il 40,2% degli agriturismi della regione e l’8% di quelli nazionali.

Il commento della Coldiretti

L’Italia è leader mondiale nell’agriturismo con la prima legge quadro che è stata emanata oltre 30 anni fa (Legge 5 dicembre 1985 n. 730) e aggiornata poi con una nuova legge-quadro statale (Legge 20 febbraio 2006, n. 96), che indica alle Regioni i principi generali di definizione dell’attività agrituristica. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sul successo degli agriturismi nel nostro Paese.

“Se la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche è la qualità più apprezzata nel tempo l’agriturismo made in Italy è cresciuto con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking o attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness” spiega la Coldiretti.

“L’Italia è l’unico Paese al mondo che alla bellezza del paesaggio può aggiungere 292 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario, ma ha conquistato anche il primato green con quasi 60mila aziende agricole biologiche in Europa” conclude la Confederazione.

Exit mobile version