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Il Nobel per la Pace assegnato all’INAC spiazza tutti

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INAC è una coalizione di organizzazioni non governative di centinaia di Paesi

Il riconoscimento alla Campagna Internazionale per l’abolizione delle armi nucleari

 

STOCCOLMA – Il Premio Nobel per la Pace 2017 è stato assegnato per la prima volta a un’organizzazione anziché ad una singola persona. A ricevere il prestigioso riconoscimento è stata l’ICAN, la Campagna Internazionale per l’abolizione delle armi nucleari.

“Per noi è un grande onore ricevere il Nobel per la Pace come riconoscimento per il nostro ruolo nella realizzazione del Trattato sul Divieto delle Armi Nucleari. Questo storico accordo, adottato il 7 luglio con il sostegno di 122 nazioni, offre un’alternativa forte e necessaria in un mondo in cui le minacce di distruzione di massa possono prevalere e, in effetti, stanno aumentando” commenta l’ICAN.

La ong è una coalizione di organizzazioni non governative di centinaia di Paesi: “Sfruttando il potere della gente, abbiamo lavorato per porre fine all’arma più distruttiva mai creata, l’unica arma che costituisce una minaccia esistenziale a tutta l’umanità” si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook dopo l’assegnazione del Premio.

“Il Nobel per la Pace è un omaggio agli instancabili sforzi di milioni di attivisti e di cittadini in tutto il mondo che, sin dagli albori dell’era atomica, hanno protestato contro le armi nucleari, insistendo sul fatto che non possono avere alcuna finalità legittima e devono essere per sempre bandite dalla faccia della nostra Terra” si legge ancora.

“È anche un omaggio – aggiunge l’ICAN – ai sopravvissuti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e alle vittime delle esplosioni di test nucleari in tutto il mondo, le cui testimonianze sono state fondamentali per garantire questo accordo storico. Il trattato mette definitivamente fuori legge le peggiori armi di distruzione di massa e stabilisce un percorso chiaro verso la loro totale eliminazione. È una risposta alla sempre più profonda preoccupazione della comunità internazionale che qualsiasi uso di armi nucleari provocherà danni catastrofici, diffusi e duraturi alle persone e alla Terra”.

“Lo spettro del conflitto nucleare è ancora grande. Se c’è un momento per le Nazioni di dichiarare la loro contrarietà al nucleare, quel momento è ora” conclude l’ICAN.

Era invece la favorita della vigilia insieme all’iraniano Javad Zarif, ma Federica Mogherini non ce l’ha fatta a conquistare il Nobel per la Pace.

Il premio va alla ong International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN). L’Alto rappresentante dell’Unione Europea e il ministro iraniano, i principali negoziatori dell’accordo sul nucleare iraniano firmato nel 2015, spiega Agipronews, erano offerti a 2,50. Subito dietro i “White Helmets”, i caschi bianchi che operano in Siria per prestare soccorso alle vittime dei bombardamenti e alla Cancelliera tedesca Angela Merkel (entrambi a 6,00), mentre Papa Francesco si giocava a 7,50.

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