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Nuove misure anti-dumping per la difesa commerciale dell’UE

L'UE vuole che la futura strategia industriale aiuti le imprese a superare la crisi dovuta al COVID-19 e ad affrontare la transizione digitale e ambientale

Le misure serviranno a proteggere l'industria europea (foto Twitter)

Accordo tra Parlamento europeo e ministri UE per la tutela dell’industria europea

Le misure serviranno a proteggere l’industria europea e i posti di lavoro

STRASBURGO – Per la prima volta a livello mondiale, la legislazione dell’UE in materia di difesa commerciale terrà conto delle norme internazionali in materia di lavoro e ambiente, secondo l’accordo raggiunto dal Parlamento europeo con i ministri dell’UE.

L’Unione attualmente sta aggiornando la propria legislazione anti-dumping, in risposta alle pratiche commerciali sleali dei Paesi terzi che effettuano pesanti interferenze statali nell’economia.

Nel corso dei negoziati, i deputati hanno ottenuto che:

L’accordo informale sarà messo ai voti in Commissione commercio internazionale il prossimo 12 ottobre e in plenaria nel corso della sessione di novembre a Strasburgo.

Le nuove norme utilizzerebbero lo stesso metodo anti-dumping per tutti i paesi dell’OMC e prenderebbero di mira le “distorsioni del mercato significative”, cioè i casi in cui i prezzi non sono basati sul mercato. Sono attualmente in corso negoziati con i ministri dell’UE per un aggiornamento più ampio degli “strumenti di difesa commerciale” europei, al fine di aumentare i dazi sulle importazioni oggetto di dumping o sussidiate.

Il relatore, l’eurodeputato italiano Salvatore Cicu (PPE) ha dichiarato: “Non resteremo a guardare mentre il nostro mercato è inondato da prodotti realizzati con pratiche commerciali sleali e tanti posti di lavoro sono minacciati. Tutti i Paesi possono beneficiare di un commercio globale libero ed equo, ma ognuno deve rispettare le stesse regole”.

“Non è sicuramente così quando gli esportatori lavorano in un sistema di proprietà statale. Sono fiducioso che la nuova metodologia, che riguarda i Paesi con significative distorsioni dell’economia, continuerà a proteggere i nostri cittadini dai danni della globalizzazione” ha aggiunto.

Per il presidente della Commissione per il commercio internazionale, il tedesco Bernd Lange (S&D) “abbiamo fatto in modo che la nostra industria sia in grado di difendersi dalle pratiche commerciali sleali, ora e in futuro. Abbiamo ottenuto, affrontando una dura opposizione, che le imprese dell’Unione europea, proteggendosi dal dumping, non si trovino di fronte a ostacoli insormontabili. In qualità di sostenitori di un sistema di scambi commerciali basato sulle regole, abbiamo posto alla base di ogni discussione la compatibilità delle nostre regole con quella dell’Organizzazione Mondiale del Commercio”.

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