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Il rilancio delle opere cinematografiche italiane passa dalla televisione

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Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini

Il Ministro Franceschini: “Nel decreto norme concrete per aiutare e promuovere il cinema italiano”

La tabella con le novità previste dal decreto sulle opere cinematografiche italiane

ROMA – Il rilancio del cinema italiano passa da una maggiore presenza sulla televisione, che da alternativa diventa ora alleata. Il Consiglio dei Ministri ha approvato infatti il decreto legislativo che riforma le norme in materia di promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi.

Il testo, maturato a seguito di consultazioni con tutte le parti e che ha recepito anche le indicazioni dell’Agcom, raggiunge un ottimo punto di equilibrio e introduce procedure più trasparenti ed efficaci.

Con riferimento agli obblighi di programmazione e di investimento, il decreto prevede una gradualità, scandita in più anni, per l’entrata a regime delle nuove quote minime per la promozione di opere europee e italiane.

È prevista una moratoria del 2018 per consentire ai fornitori di servizi media il progressivo adeguamento alla nuova disciplina. Sarà l’Agcom a verificare il rispetto degli obblighi e a comminare le sanzioni, che il decreto aumenta sensibilmente (fino a un massimo di 5 milioni di euro o il 2 per cento del fatturato).

Il decreto anticipa inoltre quanto previsto nel nuovo testo della direttiva EU sui ‘servizi media e audiovisivi’, in via di definizione, e introduce obblighi di programmazione e investimento anche per l’on demand (Netflix, Amazon, ecc.). Viene inoltre meglio definita l’opera di espressione originale italiana, non più collegata esclusivamente alla lingua. Infine, il decreto riformula la definizione di produttore indipendente, inserendo tra i requisiti anche la titolarità dei diritti secondari sullo sfruttamento delle opere.

Per il Ministro dei Beni cultuali, Dario Franceschini si tratta di “un provvedimento concreto che serve a aiutare, tutelare e valorizzare il cinema, la fiction e la creatività italiane”.

Il testo passa adesso alle Commissioni parlamentari, al Consiglio di stato e alla Conferenza stato Regioni per i pareri di merito.

OBBLIGHI DI PROGRAMMAZIONE

Il nuovo impianto è mutuato dal sistema francese che, sin dagli anni Ottanta, rappresenta uno tra gli esempi più virtuosi in materia di promozione di opere europee e nazionali.

In particolare:

OBBLIGHI DI INVESTIMENTO

Per i fornitori diversi dalla concessionaria di servizio pubblico:

Per quanto riguarda la RAI:

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