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Brexit, il Parlamento europeo avvisa Londra: “Nessun progresso su termini divorzio”

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L'uscita definitiva della Gran Bretagna dall'Ue dovrebbe avvenire nel Marzo 2019

I progressi compiuti sulle priorità dell’UE nei primi quattro round di colloqui con il Regno Unito non sono sufficienti”

I negoziati per l’uscita del Regno Unito dovevano entrare nel vivo a Maggio 2017 (foto Twitter)

STRASBURGO – Il Parlamento europeo striglia Londra sulla Brexit. Nel documento approvato dalla Conferenza dei Presidenti del Parlamento (Presidente del Parlamento e leader dei gruppi politici) si stabilisce che, a meno che il quinto round di colloqui non porti a un considerevole passo in avanti, il Consiglio europeo dovrebbe statuire che non si sono registrati “progressi soddisfacenti” per quanto concerne i tre principali obiettivi dell’UE.

Vale a dire: salvaguardare i diritti dei cittadini dell’UE e del Regno Unito, chiarire gli impegni finanziari del Regno Unito e risolvere la questione della frontiera tra la Repubblica dell’Irlanda e l’Irlanda del Nord.

La proposta, elaborata dal gruppo di coordinamento del Parlamento europeo su Brexit, sarà discussa e posta in votazione martedì in Plenaria a Strasburgo.

Il Presidente del Parlamento, Antonio Tajani ha dichiarato: “Accogliamo con favore l’approccio costruttivo del Primo Ministro May nel suo recente discorso a Firenze. La tutela dei diritti dei cittadini è assolutamente prioritaria per il Parlamento europeo”.

L’accordo di uscita deve garantire tutti i diritti di cui godono attualmente i cittadini, come stabilito nella pertinente legislazione dell’Unione europea. Altre garanzie supplementari sul rispetto del diritto europeo fino al ritiro del Regno Unito sono fondamentali per assicurare una rapida conclusione della prima fase dei negoziati” ha aggiunto.

Il coordinatore del Parlamento europeo per Brexit, Guy Verhofstadt, ha aggiunto: “Nel suo discorso a Firenze il 27 settembre, il Primo Ministro May ha aperto uno spiraglio per avanzare, ad esempio sul ruolo della Corte di giustizia europea. Ma vorremmo che il governo britannico fosse più chiaro”. “Stiamo ancora aspettando risposte su questioni vitali, come ad esempio il mantenimento dell’Irlanda del Nord nell’Unione doganale, oppure su come trovare un accordo speciale che impedisca l’inasprimento del confine. Per quanto riguarda invece i diritti dei cittadini e l’accordo finanziario, siamo in attesa di risposte concrete alle proposte avanzate dalla squadra negoziale dell’UE ha proseguito.

I membri discuteranno martedì la proposta con il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e con il capo negoziatore di Brexit, Michel Barnier. La risoluzione, così come sarà approvata, rappresenterà il contributo del Parlamento al Vertice UE a 27 del 20 ottobre a Bruxelles, quando i leader europei valuteranno i progressi nei negoziati Brexit.

Alla fine dei negoziati, qualsiasi accordo per l’uscita del Regno Unito dall’UE dovrà essere approvato dal Parlamento europeo.

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