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Alla Roncadin riparte la produzione dopo l’incendio allo stabilimento

Escluso il dolo come causa del rogo che nel settembre 2017 ha distrutto 6.000 metri quadri dello stabilimento Roncadin di Meduno

Le fiamme hanno avvolto lo stabilimento dove si producono 500mila pizze surgelate al giorno

Domani riaprono i cancelli dell’azienda per i test prima della ripresa dell’attività

Le operazioni di pulizia delle zone raggiunte dal fumo

PORDENONE – La Roncadin è subito in piedi dopo l’incendio che venerdì 22 settembre ha distrutto una parte dello stabilimento di Meduno dove venivano prodotte 500 mila pizze surgelate al giorno. A tempo di record le squadre operative e l’unità di crisi dell’azienda stanno procedendo a ripristinare le attività.

“Prima del rogo di venerdì la produzione era attiva cinque giorni su sette, con tre turni di 6 ore – spiega l’amministratore delegato Dario Roncadin -. Dai prossimi giorni saremo operativi sette giorni su sette, e i turni saranno portati a sette ore. Si tratta di uno sforzo che coinvolge tutti i lavoratori dell’azienda, a tutti i livelli: così torniamo a garantire l’intera produzione richiesta dai nostri clienti”.

Si tratta di un importante obiettivo, reso possibile dal fatto che le linee 5 e 6 della fabbrica di Meduno, realizzate nell’ultimo anno, non sono state danneggiate dalle fiamme e, non essendo stato disposto alcun sequestro dello stabilimento, possono cominciare a lavorare. “Queste linee sono state progettate e costruite per essere in un’area completamente indipendente – spiega il presidente, Edoardo Roncadin -. Le barriere tagliafuoco hanno funzionato perfettamente e hanno isolato queste linee, che sono quindi operative. Non solo, ho dato mandato per cominciare la costruzione della linea numero 7: sarà realizzata dagli stessi fornitori che cihanno da poco consegnato la linea 6, e sorgerà nell’area in cui abbiamo realizzato l’impianto fotovoltaico e che, quindi, non ha bisogno di lavori per le fondamenta e gli allacciamenti. Nel giro di alcuni mesi, prevediamo sei al massimo, anche questa linea sarà operativa e torneremo a operare con il solito orario di lavoro”.

Per ripartire così velocemente è stata fondamentale la collaborazione di tutte le maestranze coinvolte. “Non potrò mai ringraziare abbastanza –conclude Dario Roncadin– i dipendenti dell’azienda, le rappresentanze sindacali, i tecnici e i fornitori che in queste ore si sono uniti in uno sforzo collettivo per salvaguardare la produzione e il lavoro. Un grazie speciale ai vigili del fuoco e a tutte le forze dell’ordine che ancora si stanno prodigando per permetterci di ripartire immediatamente”.

Alla Roncadin sono cominciate fin dall’alba di sabato 23 settembre le operazioni per svuotare il sito produttivo danneggiato dall’incendio, spostare le materie prime in magazzini vicini, effettuare tutti i controlli del caso e pulire completamente impianti e uffici. Roncadin ha già ordinato nuove materie prime e i fornitori sono pronti a consegnarle non appena saranno ripristinati i siti di stoccaggio.

L’incendio di venerdì 22 settembre ha coinvolto un’area di circa 6mila metri quadrati (sui 26mila totali dell’azienda) che ospita le linee produttive storiche della Roncadin (2 realizzate dieci anni fa, la terza di sei anni fa e la quarta entrata in funzione da tre anni). Non coinvolte invece le due linee installate più di recente (l’ultima delle quali inaugurata all’inizio di settembre 2017), che sono decisamente più performanti e collocate in una zona separata e indipendente che non ha subito danni.

Da martedì riparte la produzione

Area colpita dall’incendio completamente isolata, pulite e sanificate le zone raggiunte dal fumo, utenze totalmente ripristinate, palazzina uffici pronta all’uso, ordinate tutte le strutture mobili che faranno da supporto alle lavorazioni, messo a punto il piano operativo di produzione e 100 dipendenti, tra impiegati e operai (impegnati su tre turni) che da domani rientrano in azienda.

Sono queste, in estrema sintesi, le novità di domenica 24 settembre: un giornata di febbrile lavoro, con tutto il “Comitato per la ripartenza” operativo già dalla mattina, per coordinare le imprese esterne che hanno eseguito i lavori di pulizia, ripristino e sanificazione degli ambienti, contattato i tanti fornitori che da lunedì mattina devono mettere l’azienda nelle condizioni di poter davvero ripartire con la produzione da martedì 26 settembre.

Da quel momento l’obiettivo è di far entrare in funzione a pieno regime le due linee che non sono state nemmeno sfiorate dalle fiamme e dove tutto è in ordine e autorizzato per riprendere la produzione.

“Saremo operativi sette giorni su sette, su tre turni da sette ore ciascuno, intervallati dalle operazioni di pulizia delle linee – spiega l’amministratore delegato di Roncadin Spa, Dario Roncadin-. Si tratta di uno sforzo che coinvolge tutti i lavoratori dell’azienda, a tutti i livelli, e che ci permetterà di soddisfare in toto gli ordini dei nostri clienti e le future commesse”.

E già domani mattina un centinaio di dipendenti varcheranno i cancelli di via Monteli a Meduno (Pordenone): gli impiegati riprenderanno possesso degli uffici e gli operai saranno impegnati sia nei test di pre produzione sia nelle operazioni logistiche per la consegna delle pizze stoccate nelle celle frigorifere. Nella giornata di domani, dallo stabilimento di Meduno partiranno 5 bilici per un totale di poco più di 100mila pizze, mentre dai magazzini esterni prenderanno il via le consegne di altre 200mila pizze.

I dipendenti che torneranno al lavoro lunedì oggi sono stati contattati personalmente, per tutti gli altri l’azienda predisporrà, entro le 12,30 di domani, comunicazioni alle bacheche del centralino sulle modalità operative e sull’assetto produttivo che prenderà il via martedì 26 settembre.

Le informazioni sono disponibili anche sulla pagina Facebook di Roncadin, che in questi giorni è diventata un vero e proprio punto di incontro: più di 120mila le visualizzazioni dei post in due giorni e migliaia i messaggi di solidarietà giunti all’hastag #Roncadinriparte.

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