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Uova al Fipronil: Strasburgo chiede di rafforzare il sistema di allerta europeo

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Sigilli ad almeno 180 aziende olandesi dalle quali provengono le uova contaminate dall'insetticida

Lo scandalo della contaminazione approda alla Plenaria del Parlamento europeo

In Italia sequestrati migliaia di chili di uova (foto Twitter)

STRASBURGO – Il caso delle uova contaminate dal Fipronil, un insetticida utilizzato negli allevamenti, approda al Parlamento europeo che si riunirà dall’11 al 14 Settembre in Plenaria.

Lo scandalo della contaminazione delle uova con il Fipronil si è allargato a macchia d’olio: da Olanda (dove sono stati chiusi 180 allevamenti) e Belgio ha colpito quasi tutti i Paesi dell’UE, compresa l’Italia.

Il tema ora arriva a Strasburgo dove gli eurodeputati discuteranno le proposte per migliorare il sistema UE di allerta rapido assieme a Commissione e Consiglio.

I deputati interrogheranno la Commissione e il Consiglio sulle misure adottate finora per garantire la sicurezza alimentare e discuteranno come migliorare il funzionamento del sistema di tracciabilità e allerta rapido dell’UE per alimenti e mangimi e ristabilire la fiducia dei consumatori nei prodotti a base di uova.

Lo scorso 31 Agosto, la commissione agricoltura del Parlamento ha discusso lo scandalo delle uova con la Commissione europea. Nel corso del dibattito, molti deputati hanno sottolineato che l’Unione ha bisogno di uno scambio di informazioni più rapido sui rischi per la sicurezza alimentare, oltre a sanzioni più severe contro i truffatori.

Il Fipronil, insetticida utilizzato – tra le altre cose – per uccidere pulci e acari, è classificato dall’OMS come moderatamente pericoloso. Il suo utilizzo nell’UE è proibito su tutti gli animali destinati alla produzione alimentare.

L’uso illegale dell’insetticida negli allevamenti avicoli è stato denunciato per la prima volta alla Commissione europea il 20 luglio scorso, attraverso il sistema UE di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi (RASFF). La maggior parte di queste aziende hanno sede nei Paesi Bassi e in Belgio. Milioni di uova sono già state ritirate dai mercato dell’UE.

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