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Aderisce all’Isis: espulso dall’Italia un 44enne tunisino

UNICEF denuncia: tra campi profughi e centri di detenzione 29.000 figli di foreign fighters hanno bisogno di sostegno in Siria,  quasi 1.000 in Iraq

È il 205° rimpatrio per motivi di sicurezza dal Gennaio 2015 ad oggi

L’uomo viveva a Milano da irregolare

ROMA – Salgono a 73 nel corso di quest’anno le espulsioni di presunti jihadisti dall’Italia per motivi di sicurezza. L’ultimo, in ordine di tempo, ad essere rimpatriato è un cittadino tunisino di 44 anni che ha lasciato il territorio nazionale con un volo.

L’uomo, che viveva a Milano da irregolare, era stato arrestato più volte per reati comuni e coinvolto in attività di spaccio di stupefacenti.

I servizi di Intelligence, lo scorso Luglio, lo avevano segnalato perché aveva aderito all’ideologia dello Stato Islamico e alla causa jihadista.

Inoltre, dalle indagini investigative, è emerso che il tunisino aveva avviato un’azione di condizionamento e di proselitismo ideologico nei confronti di giovani, anche di nazionalità italiana, abitanti nel suo quartiere e coinvolti in attività di micro criminalità.

In quest’ambito era solito esporre le sue convinzioni glorificando il martirio e l’agognato paradiso.

Negli anni scorsi, il cittadino tunisino era stato anche segnalato dal Dipartimento Affari Penitenziari come imam e descritto quale scrupoloso osservante dei dettami coranici.

Rintracciato a Milano il 29 agosto scorso, ne è stata disposta l’espulsione avvenuta con accompagnamento nel suo Paese con un volo diretto a Tunisi.

Con questo rimpatrio, il 73° del 2017, sono 205 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal Gennaio 2015 ad oggi.

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