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L’uragano Irma devasta le isole caraibiche: 8 morti a Saint-Martin

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La devastazione nell'isola di Saint-Martin

Case distrutte e migliaia di sfollati: ora la super tempesta punta Cuba e gli Stati Uniti

L’occhio dell’uragano ha un diametro di 50km

MIAMI – L’uragano Irma con i suoi venti fino a 300 km/h e piogge torrenziali tra i 200 e i 400 mm ha colpito e devastato le isole caraibiche. Le prime testimonianze raccontano di scene apocalittiche, con edifici distrutti, barche strappate agli ormeggi, strade sulle isole diventate come fiumi, morti e feriti.

Come annunciato dai metereologi, le prime aree ad essere colpite dall’uragano sono state quelle dei Caraibi con almeno 8 morti e decine di feriti nell’isola di Saint-Martin. Bilancio che però è destinato a salire come ha detto il Ministro dell’Interno francese Gérard Collomb (Saint-Martin, nelle Piccole Antille, è territorio francese, ndr) citato da Le Monde nella sua edizione online. I soccorritori, infatti, non sono riusciti a raggiungere alcune parti dell’isola e il timore è che altre persone possano essere rimaste uccise.

Daniel Gibbs, presidente del Consiglio territoriale di Saint-Martin, ha riferito che “il 95% dell’isola è stato distrutto. Sono sotto choc”.

Situazione critica anche ad Antigua e Barbuda dove quasi tutti gli edifici sono stati danneggiati dalla forza distruttrice di Irma, l’uragano più potente mai registrato nell’Oceano Atlantico.

“C’è almeno un morto ed è tutto devastato” ha affermato il primo ministro Gastone Browne. Tra le Isole Vergini e Porto Rico almeno tre milioni di persone sono rimaste senza elettricità mentre l’occhio dell’uragano, del diametro di almeno 50 km, ora punta dritto verso gli Stati Uniti.

Secondo le previsioni sulla traiettoria tra domani e sabato Irma dovrebbe raggiungere la parte Nord-orientale di Cuba e infine gli Stati Uniti. Quando arriverà in territorio a stelle e strisce, le prime zone ad essere colpite saranno le Bahamas, Key West e la Florida.

UNICEF: 10 milioni di bambini a rischio nell’area

Secondo l’UNICEF, oltre 10,5 milioni di bambini vivono inPpaesi che potrebbero essere esposti ai danni dell’uragano Irma.

“Forti venti e piogge torrenziali hanno già attraversato alcune delle isole più piccole e più esposte nei Caraibi orientali, fra cui Anguilla e Barbuda,” ha dichiarato Patrick Knight, Responsabile Comunicazione dell’UNICEF nei Caraibi orientali, parlando dall’isola di Barbados.

“Mentre l’entità dei danni si fa sempre più chiara, vediamo che il livello di distruzione è alto. La nostra priorità è quella di raggiungere tutte le famiglie e i bambini che si trovano nelle comunità colpite il più presto possibile”.

Secondo le autorità locali, le reti di comunicazione in molte delle aree colpite sono state totalmente o parzialmente danneggiate. Le infrastrutture, fra cui strade, ponti, ospedali e scuole, hanno anche subìto diversi livelli di danni. A Barbuda, il 90% delle infrastrutture sono state distrutte, fra cui fino a 132 scuole.

La preoccupazione immediata dell’UNICEF è quella di fornire acqua potabile e servizi igienici alle comunità colpite, portando anche servizi di protezione per i minorenni sia ai bambini che agli adolescenti, fra cui anche supporto psicosociale per coloro che sono stati colpiti. L’UNICEF supporterà inoltre il ripristino del sistema scolastico e dei sistemi di apprendimento per la prima infanzia come spazi sicuri.

Prima della tempesta, l’UNICEF aveva pre-posizionato aiuti umanitari salvavita ad Antigua, Barbuda, e Barbados per assicurare una rapida distribuzione di questi beni alle popolazioni colpite, in coordinamento con le autorità locali. Questi articoli includono acqua, cibo e medicine, articoli per il trattamento delle acque, kit igienici, alloggi provvisori e materiale per l’istruzione. Si prevede che l’uragano Irma proseguirà il suo cammino devastante verso la Repubblica Dominicana, Haiti e Cuba a rischio nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

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