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Cinecittà compie 80 anni: un progetto per rilanciare il polo cinematografico

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Gli stabilimenti cinematografici di Cinecittà

Il Ministro Franceschini: “È il passato, il presente e il futuro del nostro cinema”

Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini

ROMA – Nei giorni in cui a Venezia i riflettori sono puntati sulla Mostra del Cinema, è stato presentato il piano di sviluppo di Cinecittà. A darne notizia è il Mibact, attraverso il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione.

“In ottant’anni Cinecittà, uno dei più antichi stabilimenti cinematografici pubblici, ha conosciuto tante vicissitudini e vissuto molte rinascite. Dopo la privatizzazione negli anni Novanta, oggi, nella celebrazione dei suoi ottant’anni, questa prestigiosa istituzione torna in mano pubblica. È un progetto di ampio respiro, che mira alla valorizzazione culturale degli spazi, alla fornitura di servizi per le produzioni audiovisive, alla realizzazione di un vero e proprio fulcro della creatività di livello internazionale, con possibilità di scambi e residenze, attenzione alle nuove tecnologie e alla rete”.

“Il nostro cinema sta conoscendo un felice momento creativo ed è tornato a essere capace di imporsi nel mondo, come testimoniano non solo i riconoscimenti ottenuti dai nostri autori negli ultimi anni ma anche il successo internazionale di serie e commedie italiane. Sempre di più si sente il bisogno di una Cinecittà capace di intercettare e far crescere questa vivacità, prestando attenzione ai giovani talenti, alle capacità di scrittura e di narrazione che hanno sempre contraddistinto i nostri autori” ha aggiunto.

“In questo contesto nascerà anche un grande museo del cinema italiano, un luogo in cui a fianco della storia dell’Istituto Luce e delle Teche Rai si conservi in maniera permanente la memoria della nostra grande cinematografia. Uno spazio tecnologico e multimediale, in grado di essere attrattivo per i giovani e al contempo utile per i docenti e gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia e dei corsi di laura in discipline delle arti, della musica e dello spettacolo” ha proseguito Franceschini.

“Comprendere la storia della cinematografia italiana nel luogo in cui è nata, ripercorrerne le diverse stagioni e scoprire o riscoprire i suoi maestri, è la precondizione essenziale per capire dove andrà. Tutto questo sarà la nuova Cinecittà: passato, presente e futuro del nostro cinema” ha concluso.

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