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Uova contaminate da Fipronil, il Ministero della Salute ordina controlli a tappeto

Non è vero che le uova fanno male al fegato: la falsa credenza nasce dalla cattiva interpretazione della proprietà che il tuorlo ha di far contrarre la cistifellea

Le regine a tavola nella Settimana Santa saranno le uova: sode per la colazione, consumate in ricette tradizionali o in prodotti artigianali e industriali ma anche dipinte a mano per abbellire le case e le tavole apparecchiate.

Domani a Bruxelles è in programma la riunione del Comitato PAFF

Uova al Fipronil sono state trovate dai Nas anche in allevamenti italiani e in prodotti lavorati

BRUXELLES – L’Unione europea continua a vigilare dopo lo scandalo delle uova contaminate da Fipronil, un insetticida utilizzato negli allevamenti, che ha coinvolto numerosi Paesi. Dopo Belgio e Olanda, dove sono stati chiusi oltre 180 allevamenti e distrutte milioni di uova contaminante, il caso Fipronil ha riguardato negli ultimi giorni anche l’Italia.

Domani, mercoledì 30 agosto, è in programma la riunione del Comitato PAFF nella Sezione che si occupa della sicurezza tossicologica nella catena alimentare, che avrà luogo a Bruxelles.

Nel nostro Paese si è tenuto invece al Ministero della Salute, con la partecipazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, un incontro tecnico tra le Amministrazioni principalmente interessate alla tematica della contaminazione di uova da Fipronil (Ministeri della Salute, delle Politiche Agricole e dello Sviluppo Economico) e le principali organizzazioni della filiera produttiva.

L’incontro era finalizzato a illustrare le azioni adottate dal Ministero della Salute, che ha comunicato, ricevendo apprezzamenti da parte di tutte le associazioni presenti, le ulteriori iniziative riguardanti il controllo ufficiale avviato negli allevamenti del territorio nazionale.

Previsti prelievi di campioni in 845 unità, e la prosecuzione, che sarà rimodulata sulla base degli esiti della prima serie di controlli eseguiti, di quelli sulle fasi successive alla produzione primaria.

Le parti presenti hanno concordato di chiedere alla Commissione europea di adottare proprie iniziative al fine di armonizzare gli interventi in corso nei diversi Stati Membri, riservandosi comunque l’adozione di ulteriori misure nazionali.

Nel contempo, le associazioni hanno manifestato il loro impegno a rafforzare l’autocontrollo mirato alla ricerca del contaminante e delle eventuali uova contaminate, estendendolo a tutte le unità produttive degli associati. Le parti hanno concordato di proseguire il dialogo anche alla luce di quanto sarà deciso in sede comunitaria.

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