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Malasanità al Loreto Mare: Codacons denuncia la Ministra Lorenzin

Una bambina di quattro anni è morta a Brescia ieri pomeriggio per le conseguenze di un’otite. Per un mese non era stata ricoverata: la ministra Lorenzin invia gli ispettori

L’associazione dei consumatori: “L’invio degli ispettori è la decisione rituale che non serve a niente”

La denuncia di ritardata assistenza è stata presentata proprio dal responsabile del Pronto Soccorso, Alfredo Pietroluongo

NAPOLI – Il Codacons denuncerà la Ministra Lorenzin e il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, la cui giunta ha deciso solo qualche giorno fa di aumentare gli stipendi dei dirigenti apicali di Asl e aziende ospedaliere, per concorso nei reati dei sanitari dell’ospedale Loreto Mare.

Nei gioni scorsi un 23enne ricoverato in codice rosso al Pronto Soccorso ha atteso 4 ore il trasferimento in un altro ospedale ed è morto il giorno dopo. Il caso è stato rilanciato dal consigliere regionale dei Verdi e componente della commissione Sanità, Francesco Emilio Borrelli, che su Facebook ha pubblicato la denuncia di ritardata assistenza, firmata dal responsabile del Pronto Soccorso del Loreto Mare, Alfredo Pietroluongo.

La Ministra Lorenzin ha mandato come da prassi gli ispettori ma all’associazione dei consumatori non è piaciuta la scelta di inviare l’ennesima “task force” al Loreto Mare. “Decisione ormai rituale e tutto sommato episodica, ma che di sicuro non risolve i macroscopici problemi della sanità campana e in generale i gravi squilibri territoriali, ormai così evidenti nel Paese” afferma il Codacons.

“Non è possibile continuare a inviare gli ispettori quando accade qualche tragedia, senza intervenire in maniera strutturale. L’invio degli ispettori dopo tanti episodi gravissimi senza avere posto subito in atto misure di prevenzione e controllo è solo una offesa alla intelligenza dei cittadini e dei napoletani”, commenta il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

“Le disparità regionali nella qualità dell’assistenza sanitaria sono evidenti e allarmanti: il fardello della sanità italiana è proprio l’inaccettabile differenza in termini di qualità dell’assistenza sanitaria tra le Regioni” conclude.

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