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Olio nella Fontana dei Tritoni: “Punizione esemplare per i responsabili”

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Ora la fontana dovrà essere svuotata e pulita

La invoca il Codacons che chiede anche soluzioni innovative per evitare sfregi al patrimonio artistico

Ora la fontana dovrà essere svuotata e pulita

ROMA – È caccia ai responsabili dell’ultimo episodio di sfregio commesso ai danni del patrimonio storico delle città italiane. Stamani infatti ignoti hanno versato nella vasca della Fontana dei Tritoni, in Piazza Bocca della Verità, realizzata da Francesco Carlo Bizzaccheri nel 1717 un notevole quantitativo di olio, contenuto in una tanica di 4 litri rinvenuta nella stessa vasca.

“Sono prontamente intervenuti i tecnici della Sovrintendenza Capitolina e del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale che hanno organizzato l’intervento di svuotamento e pulitura della vasca con l’ausilio di una ditta specializzata” spiega la Sovrintendenza romana in una nota.

“Il pronto intervento ha consentito di riattivare il flusso idrico e restituire il monumento alla fruizione pubblica nell’arco di poche ore” aggiunge la Sovrintendenza.

Il Codacons chiede invece una punizione “severissima ed esemplare” nei confronti dei vandali che hanno danneggiato la fontana dei Tritoni, oltre all’installazione di una rete di telecamere per garantire la sorveglianza dei principali monumenti della Capitale. Dopo l’ennesimo danneggiamento che ha riguardato le opere artistiche della Città Eterna per l’associazione dei consumatori “ancora una volta a fare le spese dei comportamenti scellerati di alcuni delinquenti sono la città di Roma e i cittadini romani”.

“Adesso bisognerà procedere allo svuotamento della Fontana dei Tritoni e alla pulitura della vasca, interventi complessi e ovviamente costosi: a rimetterci è come sempre la collettività, per questo è necessario punire severamente i responsabili di questo gesto scellerato e prevedere soluzioni innovative per tutelare i monumenti della città”, conclude il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

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