Site icon Corriere Nazionale

Con ‘Imprese in ripresa’ sospese alle Pmi rate per 4,8 miliardi

Banche: l’acquisizione dei clienti diventa digitale per attivazione di conto corrente e carta prepagata. Entro il 2020 anche prestiti e conto deposito

I dati del primo semestre 2017 diffusi dall’Associazione bancaria italiana

Finora sono state accolte 15.196 domande di sospensione del pagamento delle rate

ROMA – Proseguono a pieno ritmo le iniziative delle banche in Italia sulla sospensione delle rate o allungamento dei finanziamenti alle Pmi.

Al 30 giugno 2017 sono state accolte 16.697 domande di sospensione del pagamento delle rate per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 4,8 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 621 milioni di euro. Inoltre, sono state accolte 6.407 domande di allungamento del piano di ammortamento pari a 1,3 miliardi di euro di debito residuo.

L’iniziativa ‘Imprese in ripresa’, che rientra nel più ampio “Nuovo Accordo in favore delle piccole e medie imprese” sottoscritto dall’Abi, dalle banche e dalle altre Associazioni di impresa il 31 marzo 2015, prevede la possibilità per tutte le Pmi “in bonis” di sospendere la quota capitale delle rate di mutui e leasing, anche agevolati o perfezionati con cambiali; allungare il piano di ammortamento dei mutui e le scadenze del credito a breve termine e del credito agrario.

L’analisi relativa alla distribuzione delle domande per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che:

L’analisi relativa alla distribuzione territoriale delle domande accolte, per sede legale delle imprese richiedente, evidenzia che:

L’Abi, infine, sottolinea che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.

Exit mobile version