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La Corea del Nord provoca ancora gli USA: “Lanceremo 4 missili contro Guam”

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Il leader nordcoreano Kim Jong-un durante un'esercitazione militare

Venti di guerra tra i due Paesi. Pyongyang: “Attacco entro la metà di Agosto”

Altra provocazione nordcoreana dopo le parole di Trump

PYONGYANG – Resta altissima la tensione tra Corea del Nord e Stati Uniti dopo le sanzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU e il continuo botta e risposta tra Washington e Pyongyang.

Ieri il presidente americano Donald Trump ha promesso, in caso di attacco all’isola americana di Guam, una reazione “furiosa e senza precedenti”. “La Corea del Nord farebbe bene a non parlare più di minacce contro gli Stati Uniti altrimenti reagiremmo con fuoco e furia come il mondo non ha mai visto finora” ha detto l’inquilino della Casa Bianca.

Oggi però dal regime di Pyongyang è arrivata un’altra provocazione: “Lanceremo 4 missili contro l’isola di Guam perché con Trump funziona solo la forza”.

Secondo l’agenzia nordcoreana KCNA il piano per il lancio di quattro missili contro l’isola americana di Guam, strategica nel Pacifico, sarà sottoposto all’approvazione del leader Kim Jong-un a breve. Il lancio dei missili, che dovrebbero sorvolare il Giappone, secondo l’agenzia, dovrebbe avvenire entro la metà di Agosto e rappresenterà “un avvertimento cruciale agli Stati Uniti”.

Il capo del Pentagono, Jim Mattis, ha avvertito la Corea del Nord di fermare la corsa agli armamenti nucleari, che scatenerebbero reazioni tali da portare “alla fine del regime e alla distruzione del Paese”. Poi ha aggiunto che gli Stati Uniti sono al lavoro per una “soluzione diplomatica visto che la Corea del Nord perderebbe ogni tipo di guerra”.

KCNA ha escluso però ogni possibilità di dialogo con Washington, citando il generale Kim Rak Gyom: “Impossibile parlare con Trump, con lui si può utilizzare solo la forza” avrebbe detto.

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