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Il Parco Nazionale della Sila ha 35 nuove Guide Ufficiali

Lorica – Si è concluso ieri il percorso formativo per le nuove 35 Guide Ufficiali del Parco Nazionale della Sila. Dopo 100 ore di intenso studio e due settimane spese in incontri con esperti del settore, visite sul campo ed elaborazione di Project Works, queste nuove leve sono ora pronte per iniziare la loro attività.

L’Ente Parco Nazionale della Sila ha organizzato il corso e lo ha poi offerto gratuitamente ai 35 ragazzi che hanno superato le prove preselettive, rese necessarie dalle oltre 250 domande pervenute, un sicuro segno dell’estremo interesse che il Parco stesso esercita.

La “Guida del Parco” è un interprete naturalistico, una persona in grado di assistere il visitatore nello sviluppo di una migliore comprensione del territorio, con la finalità di saper trasmettere messaggi educativi sui principi della conservazione della natura e dei parchi e poter così contribuire al raggiungimento degli obiettivi di gestione del Parco Nazionale della Sila, inteso come componente del Sistema Nazionale delle Aree Protette.

Grazie alle nuove guide si avrà non solo un incremento nell’offerta ai turisti, ma anche una ‘boccata di aria fresca’ dovuta alle idee innovative che, dal turismo di vocazione archeologica, a quello più prettamente naturalistico, andranno ad implementare.

Il corso è stato organizzato nell’ambito della Legge Quadro sui parchi (n. 394/1991), che all’art. 14 comma 5 prevede per il Parco la possibilità di organizzare speciali corsi di formazione. Rientra tra l’altro anche nello spirito della CETS (Carta Europea per il Turismo Sostenibile), visto che contribuisce a favorire la conoscenza del territorio del Parco e della Riserva della Biosfera MAB “Sila” UNESCO.

Avere del personale altamente qualificato che possa suggerire e guidare i visitatori del Parco rappresenta un elemento essenziale all’interno di una strategia turistica di lunga durata. La conoscenza del territorio, quella degli oltre 600Km di sentieri, della ricchissima biodiversità delle nostre aree – ben testimoniata tra l’altro anche dai risultati preliminari del monitoraggio delle specie selvatiche presentati recentemente al grande pubblico – sono un elemento capace di dare una marcia in più all’intero Parco.

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