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Mondiali di nuoto: Detti suona la decima per l’Italia

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Detti con la medaglia di bronzo conquistata nei 400 stile libero

Nei 400 stile libero il livornese è medaglia di bronzo dietro a Sun Yang e Horton

Il livornese a un passo dall’argento (foto Federnuoto)

BUDAPEST – “Il pensiero limita le azioni” aveva scritto prima dei Mondiali ungheresi Gabriele Detti. Non deve averci pensato troppo il nuotatore azzurro, che a Budapest conquista una splendida medaglia di bronzo nei 400 stile libero.

È la decima medaglia della spedizione azzurra alla 17ª edizione del Mondiali di nuoto e per Detti, campione europeo e primatista italiano dei 400, è il primo podio iridato dopo il bronzo olimpico.

“Sono contento. Ho sfatato un tabù” racconta al sito della Federnuoto il 22enne livornese tesserato per Centro Sportivo Esercito e Team Lombardia ed allenato al centro federale di Ostia dal tecnico responsabile, nonché zio, Stefano Morini.

“Non era importante né il tempo né il colore, era importante solo conquistare la medaglia. Ci sono riuscito da una corsia laterale, come alle Olimpiadi. Ma questa volta ho disputato una gara diversa; tutta su Horton che ho provato ad attaccare negli ultimi 50 metri senza riuscire a mettere la mano davanti. Avevo finito la benzina. Oggi Sun Yang non l’avrei mai raggiunto. È un campione straordinario e di altro preferisco non parlare” aggiunge Detti.

L’oro è andato infatti al cinese (3’41”38) e al suo terzo titolo mondiale consecutivo della specialità. Argento per l’australiano campione olimpico Mack Horton (3’43”85), di un soffio davanti al livornese.

Con Horton ha virato insieme ai 350 metri (3’16”97), poi Detti ha pagato 8 centesimi rispetto al suo 26”96. “Purtroppo è più alto di me; al tocco avevamo la testa allo stesso punto, ma ha il braccio più lungo”, conclude ironicamente l’azzurro atteso ora dalla staffetta 4×200 e con velleità di medaglia negli 800 e 1500, insieme al compagno di allenamenti e campione di tutto, Gregorio Paltrinieri.

L’ultima e prima volta che il nuoto italiano salì sul podio mondiale fu per merito di Emiliano Brembilla, medaglia di bronzo a Fukuoka 2001.

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