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QuickMuseum, l’app che ti mette in tasca i più importanti musei d’arte in Europa

Sviluppata da una startup di Parma con l’aiuto di blogger del mondo dell’arte, consente allo spettatore di personalizzare il suo percorso di visita.

I visitatori non si accontentano più di limitarsi e vedere l’opera

Con l’estate le città d’arte vengono prese d’assalto da turisti e appassionati che non vedono l’ora di vedere dal vivo i capolavori ammirati sui libri o, come accade sempre più spesso, sugli schermi di smartphone e pc.

In molti casì però i musei non offrono ai visitatori un’esperienza al passo con la fluidità della comunicazione attuale, restando ancorati ad una concezione di “arte come patrimonio di pochi”, che rischia di allontanare una larga fetta di pubblico, composta soprattutto da ragazzi e ragazze, magari poco ferrati su date e nozioni tecniche ma curiosi di scoprire cosa si celi dietro i capolavori dell’arte mondiale.

Da questa intuizione nasce QuickMuseum, app sviluppata da una giovane startup innovativa di Parma, Arternative. Il loro claim è “Viaggia con l’arte in tasca!”, infatti l’app nasce per aiutare i visitatori ad orientarsi nei più importanti musei di Roma, Londra, Parigi e Madrid, tramite audioguide, percorsi personalizzati, giochi quiz e mappe interattive.

L’impressione è che l’app si rivolga ad un pubblico giovane, curioso, che ama viaggiare e visitare musei o monumenti, magari tra una birra al pub con gli amici e una serata ad ascoltare musica. Diciamo che QuickMuseum, non dà l’impressione di essere una guida di tipo “accademico”, nonostante i suoi contenuti siano molto accurati e professionali. Usando un paragone mutuato dall’arte (per restare in tema), possiamo dire che QuickMuseum è una guida museale “pop”.

Le principali funzioni dell’app QuickMuseum

L’app QuickMuseum, per raccontare l’arte con la lingua del web

Le novità offerte da QuickMuseum sono essenzialmente due, stando a quanto ci ha spiegato Alessandro Gallo, fondatore di Arternative e ideatore (e sviluppatore) dell’app.

La prima è che l’app fornisce al visitatore la possibilità di creare il proprio percorso personale scegliendo tra vari parametri: in base al tempo a disposizione (in questo caso l’app seleziona le opere più importanti da vedere), in base alla scelta dei temi preferiti (amore, nature morte, ritratti ecc.) o in base ad alcuni semplici giochi, come il “tour quiz” e il “tour test”.

Il tour quiz si basa su una serie di domande che, di volta in volta vengono poste al visitatore dopo che ha ascoltato l’audioguida e ammirato l’opera; nel caso del tour test invece, dopo ogni opera viene posta una domanda riguardante i gusti personali del visitatore (es. cosa ti è piaciuto di più dell’opera?). In base alla risposta l’algoritmo dell’app indirizza il visitatore verso un’altra opera che potrebbe piacergli.

La seconda novità di QuickMuseum risiede invece nel carattere delle sue audioguide, diverse da quelle che ascoltiamo abitualmente nei musei. Per realizzarle infatti, Alessandro ha chiesto l’aiuto di Cristian Camanzi, gestore del blog Artesplorando, tra i più seguiti nel settore dell’arte e si è affidato ad un gruppo di attori e attrici professionisti per trasformare i testi in parole da ascoltare.

In effetti le audioguide di QuickMuseum (noi abbiamo ascoltato “Il rapimento di Proserpina”) sono molto emozionanti e colgono, oltre ai dettagli tecnici dell’opera, il racconto che c’è dietro, incuriosendo l’ascoltatore con aneddoti e dettagli interessanti.

Le audioguide di QuickMuseum sono recitate da attori professionisti

Al momento l’app è disponibile solo per iOS (iPhone) e si può scaricare gratuitamente dall’Apple Store. Le audioguide dei Musei Vaticani di Roma e del Louvre di Parigi possono essere scaricate gratuitamente per venire ascoltate anche offline. Quelle degli altri musei sono invece a pagamento secondo un sistema per cui l’utente non acquista il museo ma la città (es. se l’utente compra Londra ha diritto a scaricare, compreso nel prezzo, sia l’audioguida della Tate Modern che della National Gallery, in italiano o in inglese).

“Abbiamo pensato – ha spiegato Alessandro – che un turista che viaggia in una città magari ha intenzione di visitare più di un museo, ci sembrava quindi corretto consentirgli di averli tutti con un’unica spesa”.

Il progetto per i piccoli musei

“Siamo partiti dai musei più importanti – spiega Alessandro – per farci conoscere ad un pubblico ampio, cosa essenziale in questa fase di lancio. Per il futuro però puntiamo ad offrire questi servizi anche ai piccoli musei, che hanno bisogno di visibilità e innovazione”.

A questo proposito il team di Arternative sta lavorando per sviluppare un’audioguida per un piccolo museo, la cui realizzazione coinvolga diversi blogger del mondo dell’arte e poter così fornire al visitatore punti di vista originali e interessanti, ognuno caratterizzato dallo stile personale del blogger. Un po’ come quando si ascolta una compilation musicale con brani di artisti diversi riuniti dallo stesso tema.

Un team che unisce tutta la penisola

Alessandro Gallo (al centro), all’Impact Hub di Milano

La startup Arternative nasce a Parma nell’estate del 2016. Ciò che ci ha colpito è stata la trasversalità dei membri che compongono il team, diversi per competenze ma soprattutto per distribuzione geografica. Alessandro Gallo, CEO e responsabile dello sviluppo dell’app vive a Parma; Cristian Camanzi, responsabile dei contenuti è di Bologna; Andrea Maio, che si occupa della grafica e della gestione delle piattaforme web è di Caserta, mentre il responsabile della comunicazione e del marketing Marco Lovisco (altro blogger con il suo www.dueminutidiarte.com) vive a Trento.

“Credo molto nella collaborazione a distanza – ha spiegato Alessandro . Non è facile ma sono convinto che sia possibile organizzare il lavoro in questo modo, se si hanno un progetto preciso e persone motivate. Finora siamo uniti, e devo dire che questa, al di là di tutto, è la soddisfazione più grande!”

Info: www.quickmuseum.it

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