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Strasburgo chiede test HIV gratuiti per velocizzare le diagnosi

HIV: nei pazienti bassa conta dei CD4, il regime BIC/FTC/TAF è risultato efficace sia in prima che in seconda linea secondo un nuovo studio

L’Europarlamento invita la Commissione a sviluppare un programma anche contro Epatite C e tubercolosi

120.000 persone in Europa hanno sviluppato una forma di tubercolosi resistente a più farmaci

STRASBURGO – Test HIV gratuiti negli stati UE in modo da velocizzare le diagnosi, nuove misure per fronteggiare la crescente resistenza antimicrobica della tubercolosi e un approccio innovativo per combattere l’epatite virale.

Sono le tre misure del programma a livello UE e a lungo termine per affrontare l’aumento delle epidemie di HIV, tubercolosi ed epatite C in Europa, chieste dal Parlamento europeo alla Commissione.

La risoluzione approvata oggi per alzata di mano arriva dopo che nel 2015, circa 30 mila nuovi casi di infezione da HIV sono stati segnalati da 31 Paesi EU/EEA.

Inoltre circa 120 mila persone in Europa hanno sviluppato una forma di tubercolosi multi farmacoresistente (MDR-TB) e l’epatite virale (HCV) è considerata una delle principali minacce alla salute pubblica globale. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), 1 persona su 7 affetta da HIV non sa di essere sieropositiva. Inoltre il periodo stimato che intercorre tra l’infezione da HIV e la diagnosi è di quattro anni. Per il 2050, dei 10 milioni di decessi stimati nell’UE ogni anno e attribuiti alla resistenza ai farmaci, circa un quarto sarà dovuto a ceppi di TBC resistenti ai farmaci.

Secondo gli europarlamentari, “sono necessari programmi armonizzati di sorveglianza delle infezioni per individuare in modo tempestivo focolai di queste malattie contagiose, valutare l’andamento dell’incidenza della malattia, fornire stime sul carico della malattia e monitorare efficacemente e in tempo reale la sequenza di diagnosi, trattamento e cura”.

Nel testo si sottolinea che “poiché l’HIV rimane la malattia trasmissibile con la più elevata stigmatizzazione sociale, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero facilitare l’accesso a trattamenti innovativi, anche per i gruppi più vulnerabili, e adoperarsi per combattere l’impatto sociale”. Inoltre, i deputati chiedono agli Stati membri di rendere i test HIV disponibili gratuitamente al fine di garantire una diagnosi precoce.

La tubercolosi (TB) costituisce la principale causa di decesso delle persone affette da HIV ed è diventata una seria minaccia per la salute a carattere transfrontaliero, in un mondo in cui la mobilità della popolazione è in aumento. Il numero di persone che hanno contratto la tubercolosi nel mondo è aumentato nel 2014 per il terzo anno consecutivo.

Nel caso dell’epatite C, oltre il 90% dei pazienti non presenta sintomi al momento della contrazione della malattia. Non esiste attualmente negli Stati membri un protocollo standardizzato per lo screening e i dati sulle persone affette dalla malattia potrebbero essere sottostimati. La Commissione dovrebbero pertanto istituire un piano multidisciplinare finalizzato a standardizzare i protocolli di screening, di controllo e di cura per eradicare l’epatite C nell’UE entro il 2030.

Gli eurodeputati hanno infine sottolineato l’importanza di affrontare l’emergente crisi della resistenza antimicrobica esortando i leader UE a istituire misure transfrontaliere di prevenzione e avviare azioni congiunte.

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