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Saldi estivi al via il 1° Luglio: “I piccoli negozi soffriranno”

Dieci consigli per evitare fregature ai saldi estivi 2018

Il Codacons stima un giro d’affari simile al 2016: boutique d’alta moda col segno più grazie ai turisti stranieri

Il 1° Luglio cominciano i saldi estivi in tutta Italia

ROMA – I saldi estivi 2017 partiranno sabato 1 Luglio in tutta Italia, ma non ci sarà alcuna corsa all’acquisto e le vendite saranno sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno. Lo afferma il Codacons, che ha realizzato un monitoraggio sulla propensione all’acquisto delle famiglie durante gli sconti di fine stagione.

“I consumatori hanno messo in conto un budget di spesa analogo a quello dello scorso anno, e approfitteranno dei saldi estivi per fare acquisti mirati con un occhio al portafogli” spiega il presidente, Carlo Rienzi.

Secondo l’associazione dei consumatori lo scontrino medio italiano si aggirerà attorno ai 67 euro procapite, e poco più della metà delle famiglie (54%) farà uno o più acquisti in regime di saldi.

“Ancora una volta a fare la voce grossa saranno outlet e boutique d’alta moda, che registreranno forti affluenze e dati di vendita positivi, grazie soprattutto alla presenza di turisti stranieri che in questo periodo dell’anno affollano le principali città italiane. Soffriranno invece i piccoli negozi e le periferie, per i quali il giro d’affari sarà negativo anche nel 2017, a causa della concorrenza di centri commerciali e outlet” sottolinea il Codacons.

L’associazione mette anche in guardia i consumatori da possibili fregature, e diffonde i consigli utili per fare acquisti in sicurezza durante i saldi estivi.

Saldi estivi – Le dieci regole per evitare fregature

  1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
  2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
  3. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
  4. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
  5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
  6. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
  7. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
  8. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
  9. Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
  10. Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.
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