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Da oggi addio al roaming internazionale ma attenzione al traffico dati

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Ecco tutte le novità e i possibili “trabocchetti” delle compagnie telefoniche

Il roaming è stato abolito dal nuovo Regolamento adottato dall’Unione europea

ROMA – Da oggi, giovedì 15 Giugno, telefonare, navigare e inviare sms dai Paesi UE avrà lo stesso costo che in Italia. È il risultato del nuovo Regolamento europeo introdotto da Bruxelles, che lo scorso settembre ha scelto di abolire i costi aggiuntivi legati all’utilizzo di dispositivi mobile nei Paesi dell’Unione europea.

Un vero e proprio sollievo per le tasche degli italiani che andranno in vacanza in Europa e che secondo le stime di Facile.it già questa estate potranno risparmiare complessivamente oltre 15 milioni di euro.

Secondo i calcoli del sito, fino ad oggi gli italiani che trascorrevano le vacanze in un Paese europeo pagavano in media una tariffa roaming di 2,5 euro al giorno.

Da oggi adesso potranno invece usare il proprio cellulare in tutta libertà, come se fossero in Italia.

“L’abolizione del roaming in Europa è una conquista importante per tutti i cittadini italiani che si trovano a viaggiare nei paesi dell’Unione, a patto però che le compagnie telefoniche non introducano in un secondo momento costi nascosti o aumenti di tariffe per recuperare le entrate perse”, commenta Andrea Bordigone, Responsabile Business Unit ADSL e Telefonia di Facile.it.

“Il consiglio per i consumatori è di mantenere comunque la spesa telefonica sotto controllo, perché ci sono alcune potenziali insidie dietro l’angolo; attenzione ad esempio al traffico dati, perché le compagnie telefoniche hanno la possibilità di stabilire un tetto massimo superato il quale scattano comunque tariffe a consumo. Occhio, inoltre, ad eventuali opzioni e bonus attivi sul cellulare, perché alcuni di questi potrebbero non essere validi all’estero. Ricordarsi, infine, che Albania, Svizzera e San Marino sono esclusi dall’accordo”.

Aduc: “Attenzione ai casi che prevedono costi aggiuntivi”

L’associazione dei consumatori mette in guardia precisando che “per tutto ciò riguarda le permanenze temporanee all’estero – turismo, studio, lavoro, etc.- i gestori telefonici possono adottare ‘politiche di utilizzo corretto’ per prevenire utilizzi anomali come quelli che avvengono in un Paese diverso dal proprio e da quello del proprio gestore per scopi diversi dal viaggio occasionale”.

In altre parole il contratto con roaming a tariffa nazionale non è fruibile per chi si trasferisce definitivamente all’estero, e alcuni sovrapprezzi possono essere applicati invece nei casi di soggiorni prolungati all’estero con consumi superiori a quelli nazionali.

La regola generale è che per fruire del contratto con roaming a tariffa nazionale si deve utilizzare il telefono cellulare più nel proprio Paese che in un Paese estero e situazioni opposte (maggiori consumi all’estero) possono essere considerati utilizzi anomali. Il lasso di tempo convenzionalmente preso in considerazione per effettuare tali valutazioni è di quattro mesi.

Quindi, per chi trascorre molto tempo all’estero in un periodo di quattro mesi o più effettuando consumi superiori a quelli fatti nel proprio Paese il gestore potrà, fatte le dovute verifiche anche direttamente con l’utente, applicare dei sovrapprezzi.

Consumi oltre le soglie del proprio contratto

Il fatto che all’estero non siano più applicabili sovrapprezzi non vuol dire che si può pensare di poter utilizzare i servizi per un tempo illimitato, tutto dipende in realtà dal tipo di contratto che si è stipulato col gestore per l’utilizzo nel proprio Paese.

Come spiega l’Aduc in termini generali vanno rispettati i limiti posti dal proprio contratto e quindi di potrà godere di chiamate e SMS illimitati SOLO se ciò è previsto dal proprio piano tariffario.

Per quanto riguarda il traffico dati il concetto è lo stesso, ma il volume di dati utilizzabile con il roaming, pur dovendo essere consistente, varia a seconda del prezzo del pacchetto di cui si dispone.

Oltre a ciò il gestore telefonico potrebbe fissare un limite di salvaguardia per il roaming, informando l’utente sia preventivamente sia in caso di superamento dello stesso.

Gestori che non rientrano nei costi

Ai gestori – di solito quelli piccoli – che non fossero in grado di recuperare i propri effettivi costi relativi al servizio di roaming le normative consentono di chiedere all’Autorità garante (in Italia AGCOM) l’autorizzazione ad applicare sovrapprezzi che devono essere ovviamente comunicati agli utenti e che devono limitarsi a coprire i costi secondo le tariffe massime all’ingrosso.

I sovrapprezzi sono decisi liberamente da ogni gestore, con informazione al cliente, nel rispetto dei limiti massimi posti dall’UE che sono (escluso IVA):

Quest’ultimo sovrapprezzo scenderà a 6 euro dal 1/1/2018, a 4,5 euro dal 1/1/2019, a 3,50 dal 1/1/2020, a 3 euro dal 1/1/2021 e infine a 2,50 euro dal 1/1/2022.

In casi particolari dove l’utente avesse già un contratto particolarmente favorevole per il roaming, dovrà essergli chiesto se vuole mantenere il contratto o adeguarsi alle nuove norme.

Le novità valgono per i 28 Paesi dell’UE. Si deve ancora aspettare per i Paesi dello Spazio economico europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia).

L’UE ha reso disponibile anche una guida per i consumatori con domande frequenti: http://europa.eu/youreurope/citizens/consumers/telecoms-internet/mobile-roaming-costs/index_it.htm

Tajani: “Altro importante tassello del nostro mercato unico”

Il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, è intervenuto in plenaria a Strasburgo sull’entrata in vigore della legge europea che abolisce i costi del roaming.

“Sono orgoglioso di ricordare che oggi, 15 Giugno 2017, si chiude l’epoca del roaming nell’Unione europea. Si tratta di un grande risultato. I cittadini, gli studenti, chi viaggia per lavoro, i turisti, potranno muoversi in tutta l’Unione senza costi addizionali per le loro chiamate o per l’utilizzo della rete Internet” ha affermato.

“Realizziamo un altro importante tassello del nostro mercato unico, del nostro essere europei.

Ringrazio il Parlamento per aver portato a positiva conclusione una battaglia durata anni, se pensiamo che la prima volta che questa Aula si è espressa contro i costi eccessivi del roaming è stata nel lontano 2005. Da allora ci siamo battuti ottenendo una costante diminuzione dei costi. Fino ad arrivare alla completa abolizione, che possiamo verificare a partire da oggi” ha aggiunto.

“Ringrazio questa Aula per la forza e la tenacia nel portare avanti per anni una battaglia giusta. Mi auguro che gli Stati membri applichino le norme concordate in modo serio e diligente. E chiedo alla Commissione di assicurare il rispetto di queste regole, anche in presenza di deroghe ed eccezioni.

Posso confermare, a nome di questa Aula, che il Parlamento europeo vigilerà affinché da oggi i nostri cittadini possano davvero godere di questo beneficio” ha concluso Tajani.

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