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La grandine mette in ginocchio i campi del Nord Italia

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Nell'ultimo decennio almeno 14 miliardi di euro di danni per il clima impazzito

Coldiretti stima almeno un miliardo di euro di danni alle coltivazioni dall’inizio della “pazza” Primavera

La grandine ha distrutto interi raccolti

VENEZIA – Dalla Lombardia al Triveneto nubifragi violenti, bombe d’acqua e grandine con chicchi come noci hanno colpito a macchia di leopardo le coltivazioni prossime alla raccolta.

Il risultato è che sono saliti a oltre 1 miliardo i danni provocati dalla pazza Primavera nei campi. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della brusca ondata di maltempo che ha colpito frutteti, vigneti, ortaggi, fieno e grano.

La grandine ed il vento forte hanno anche abbattuto alberi, steso interi campi di grano e scoperchiato serre.

“Nell’attuale fase stagionale – precisa la Coldiretti – la grandine è l’evento più temuto dagli imprenditori agricoli per i danni irreversibili che provoca ai raccolti distruggendo un intero anno di lavoro”.

Tra le province più colpite secondo un primo monitoraggio della Confederazione ci sono il Trevigiano dove sono cadute palle di grandine sui vigneti di un area particolarmente vocata alla produzione di Prosecco, ma anche ai rossi come il Cabernet e il Merlot.

A Cremona si segnalano invece danni soprattutto al mais e frumento.

“Sono gli effetti di una pazza primavera – sostiene la Coldiretti – con l’alternarsi in pochi mesi di caldo anomalo, gelate e siccità, bombe d’acqua e grandinate violente. Una ulteriore dimostrazione della tendenza ai cambiamenti climatici con gli eventi estremi hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale pari a più di 14 miliardi di euro nell’ultimo decennio”.

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