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Il 2018 sarà l’anno del cibo italiano nel mondo

Delegazione di Coldiretti e Filiera Italia in visita nel Qatar: negli ultimi dieci anni +300% di esportazioni di prodotti Made in Italy nel Paese arabo

Progetto di Coldiretti e Mibact per promuovere e valorizzare il binomio cultura-agroalimentare

Il ministro Franceschini e il presidente di Coldiretti, Moncalvo, firmano il protocollo di intesa

ROMA – Il 2018 sarà l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo. Lo ha annunciato il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

L’occasione è stata la presentazione del protocollo d’intesa sottoscritto assieme al presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, all’incontro su “Vacanze tra cibo e cultura con i superfood della nonna”. “Un’azione che genererà conoscenza ed educazione al buon cibo, facendo dei turisti stranieri gli ambasciatori del made in Italy a tavola italiano nel mondo” ha commentato Moncalvo.

“Come il 2016 è stato l’anno nazionale dei cammini e quest’anno è l’anno nazionale dei borghi, il 2018 sarà l’anno del cibo italiano nel mondo” sono state le parole di Franceschini.

“Il 2018, anno del cibo, sarà un modo per valorizzare e mettere a sistema le tante e straordinarie eccellenze italiane e fare un grande investimento per l’immagine del nostro Paese nel mondo. L’Italia deve promuoversi all’estero in maniera integrata e intelligente: valorizzare e promuovere l’intreccio tra cibo arte e paesaggio è sicuramente uno strumento molto utile per questo obiettivo” ha aggiunto.

Nell’anno dedicato dall’Onu al turismo sostenibile l’obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare i cittadini e le imprese sulla necessità di valorizzare i caratteri culturali e naturali del territorio, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, sportive, agricole e agrituristiche, creative e dello spettacolo e delle filiere dei prodotti agricoli tradizionali e “tipici” nelle aree di riferimento.

In quest’ottica il protocollo prevede il coinvolgimento degli imprenditori agricoli le cui strutture sono legate ad attività di ricerca archeologica, con l’intento di promuovere una conoscenza storica delle testimonianze venute in luce e del territorio, individuando d’intesa con i responsabili dello scavo e la competente Soprintendenza archeologica forme adeguate di valorizzazione dei rinvenimenti intervenuti. Oltre a ciò, verrà portata avanti un’attività di monitoraggio e mappatura delle aree agricole di interesse culturale, paesaggistico, storico e archeologico.

L’Italia è l’unico Paese al mondo che può contare su un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione turistica. Due stranieri su tre considerano la cultura e il cibo italiano la principale motivazione del viaggio nel nostro Paese mentre per ben il 54% degli italiani il successo della vacanza dipende dalla combinazione cibo, ambiente e cultura.

Il protocollo Coldiretti-Mibact prevede anche l’utilizzo dei prodotti agricoli ed agroalimentari tipici del territorio nell’ambito della ristorazione collettiva gestita direttamente o tramite appalto dal Ministero e dalle articolazioni territoriali.

Uno spazio viene dato anche alla realizzazione di percorsi turistici e didattici, compresi itinerari pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari, appositamente segnalati e pubblicizzati per far conoscere ai turisti italiani e stranieri luoghi ed aree legati a produzioni agroalimentari tipiche e storicamente radicate nella tradizione italiana.

In generale, verrà promosso il turismo agroalimentare, per favorire la conoscenza della storia delle produzioni agricole tipiche locali, in stretta connessione con quella del territorio da cui esse traggono le proprie caratteristiche peculiari.

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