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Vaccini e reazioni avverse, è guerra aperta tra Aifa e Codacons

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L’associazione dei consumatori ha diffuso i dati relativi ai casi registrati nel triennio 2014-2016. L’Agenzia del farmaco passa al contrattacco

I vaccini tornano a far discutere

ROMA – Sui vaccini e le reazioni avverse è scontro totale tra Agenzia Italiana del Farmaco e Codacons. Oggi l’associazione dei consumatori ha diffuso un rapporto con i dati relativi alle reazioni avverse ai vaccini registrati dal 2014 al 2016 e mai pubblicati dall’Agenzia (l’ultima pubblicazione del 2015 contiene i dati del 2013).

“Rapporti clamorosi tenuti finora riservati dal Ministero della salute e dall’Agenzia del farmaco e che ci sono stati rivelati solo oggi” spiega il Codacons. L’associazione dei consumatori fa sapere che “non è certo contro i vaccini e l’importanza della vaccinazione, ma per chiedere sia trasparenza in favore delle famiglie, sia vaccini singoli, testati e preceduti da indagini pre-vaccinali sui bambini”. Il Codacons contesta inoltre il recente decreto varato dal Consiglio dei Ministri, “sbagliato e illegittimo sotto tutti i punti di vista” che introduce l’obbligatorietà dei vaccini per frequentare la scuola.

I dati sulle reazioni avverse ai vaccini

Secondo i documenti diffusi oggi dal Codacons sono 21.658 le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini registrate tra il 2014 e il 2016. Nello stesso triennio sono invece 3.351 quelle relative unicamente al vaccino esavalente. E, dato ancora più preoccupante, ci sarebbero anche 5 casi di gravi effetti che avrebbero portato al decesso.

“Pubblichiamo il rapporto per una ragione fondamentale: siamo sicuri che su questa storia serva la massima trasparenza. Non perché siamo contrari ai vaccini (non lo siamo affatto, lo abbiamo ripetuto 1000 volte e lo facciamo ancora) ma perché un’informazione completa è indispensabile per cittadini e decisori pubblici. La trasparenza ha un pregio fondamentale: garantisce la tutela dei diritti di tutti” ha affermato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

In precedenza, una delegazione dell’associazione ha consegnato il rapporto Aifa al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al Presidente del Senato, Pietro Grasso, e ha chiesto di convocare a riferire la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin.

La reazione dell’Aifa

Al termine della conferenza del Codacons è arrivata la reazione dell’Agenzia italiana del farmaco che ha fatto sapere di avere dato mandato ai propri legali di agire nei confronti dell’associazione dei consumatori “affinché sia difesa in ogni forma e in ogni sede la verità scientifica, la realtà dei dati, la qualità dell’operato svolto dall’Agenzia che ha nella tutela della salute dei cittadini il suo unico obiettivo”.

In una nota l’Aifa sottolinea come “in Italia ogni anno i vaccini salvano milioni di vite, hanno debellato malattie mortali, sono farmaci efficaci e sicuri che tutelano la salute. Sulla sicurezza dei vaccini, le affermazioni rilasciate oggi alla stampa dal presidente del Codacons, Carlo Rienzi, diffondono dubbi e incertezze che non trovano fondamento nella scienza e le attività di farmacovigilanza, nello specifico di vaccinovigilanza, svolte da Aifa attraverso il monitoraggio quotidiano confermano la verità scientifica”.

La risposta del Codacons è arrivata a stretto giro: “Del tutto sproporzionate, fuori luogo e abnormi le dichiarazioni rilasciate oggi dall’Aifa contro di noi”.

“Siamo ben consapevoli che i vaccini salvano molte vite umane ma, in base al principio di prevenzione dei danni alla salute, lo Stato è obbligato ad assicurare che qualsiasi trattamento sanitario sia eseguito soltanto in condizioni di assoluta sicurezza” spiega il Codacons.

“È questo che la nostra associazione chiede, e cioè che i vaccini siano singoli e sicuri, e indagini pre-vaccinali sui bambini prima della somministrazione dei vaccini. Se poi tra gli eventi mortali o le migliaia di reazioni avverse alle vaccinazioni esista o meno un nesso di causalità, questo non ha rilevanza se non per il diritto al risarcimento dei danni sulla base della legge specifica in materia” prosegue l’associazione.

“Ciò che l’Aifa finge di non capire è che l’azione del Codacons è semplicemente tesa alla ricerca della massima informazione possibile in favore delle famiglie, informazione che dovrebbe provenire dalle autorità sanitarie sulle cui eventuali omissioni dovrà ora pronunciarsi la magistratura. Chiunque, a partire dall’Aifa, dovesse ancora affermare che il Codacons è contro i vaccini, sarà immediatamente querelato per diffamazione e per strumentalizzazione diretta a favorire le case farmaceutiche attraverso affermazioni false” conclude l’associazione.

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