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Guide turistiche: la minaccia degli abusivi alla vigilia della stagione estiva

guide turistiche italia

Denunce in aumento del 29% nell’ultimo mese secondo l’Osservatorio di Confguide

Il fenomeno è presente in tutte le piazze d’Italia

ROMA – Come il caldo, anche la stagione turistica quest’anno è iniziata presto e con numeri molto interessanti: le città d’arte ed i borghi più rinomati vedono l’arrivo di grandi flussi di turisti sia italiani sia internazionali.

Questa pacifica invasione, misurabile al 3% sull’incremento degli arrivi italiani e stranieri che già si registrava per Pasqua (+ 2,5%), porta con sé però anche alcuni segnali d’allarme, soprattutto per il dilagante abusivismo che mette gli ignari turisti nelle mani di sedicenti guide turistiche e la cui denuncia nell’ultimo mese è cresciuta del 29%. È quanto segnala l’Osservatorio di Confguide, una delle più importanti ed attive Associazioni di professionisti aderenti a Confcommercio Professioni.

Il fenomeno delle guide turistiche abusive è presente infatti in tutte le piazze d’Italia e ad ingannare il visitatore sono espressioni accattivanti come, ad esempio, “free tours” o “greeters” che intercettano l’attenzione e la buona fede dei visitatori inconsapevoli.

Il servizio è generalmente di bassa qualità e non all’altezza e le forme di pubblicità fastidiose e ingannevoli.

Invece, “c’è un mondo di bellezza, arte, cultura, storia che solo le guide turistiche abilitate, con la loro competenza e passione, sono in grado di offrire ai visitatori”, come spiega Paola Migliosi, Presidente di ConfGuide, la Federazione delle Guide Turistiche di Confcommercio.

A tutela dei visitatori e dell’immagine della bellezza dell’Italia nel mondo (prima ancora che delle stesse guide turistiche), è necessario che gli organi deputati al controllo contrastino fermamente ogni forma di abusivismo.

“Le guide turistiche per professione sono abituate a prendere per mano ogni tipologia di visitatore e condurlo alla scoperta dell’immenso patrimonio storico e artistico italiano, lasciandogli la voglia di tornare, ripetere e suggerire l’esperienza con enorme beneficio per tutta la filiera turistica”, ha concluso Valeria Gerli, vicepresidente vicario nazionale ConfGuide.

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