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Centocelle, camper prende fuoco: morte nel rogo tre sorelle

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Nella foto Twitter i resti del camper dove viveva una famiglia nomade

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per i reati di omicidio volontario e di incendio doloso

Nei pressi del camper sarebbe stato trovato del liquido infiammabile (foto Twitter)

ROMA – Tragedia nel quartiere romano di Centocelle, dove nella notte tre sorelle di 4, 8 e 20 anni sono morte nell’incendio del camper sul quale vivevano assieme ai genitori e ai fratelli. Questi ultimi sono riusciti a scappare in tempo dal mezzo in fiamme, e sono in salvo.

La famiglia, di etnia Rom e composta in tutto da 13 persone aveva parcheggiato il camper nel parcheggio di un centro commerciale. Poco dopo le 3 di notte il mezzo è stato avvolto dalle fiamme.

Ancora da accertare le cause del rogo ma la Procura di Roma ha aperto un fascicolo in cui si procede per i reati di omicidio volontario e di incendio doloso. Sul posto anche la Polizia scientifica: vicino ai resti carbonizzati del camper sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile.

“Una tragedia che è frutto del degrado più totale in cui versa la Capitale” afferma il Codacons.

“Vogliamo capire come mai il camper si trovava sul suolo pubblico ed era abitato, secondo quanto emerso nelle ultime ore, addirittura da 11 persone, e se siano stati concessi permessi o autorizzazioni alla sosta” spiega il presidente, Carlo Rienzi.

“Le norme vigenti, infatti, vietano di ubicare in strada autoveicoli come roulotte e camper utilizzati a scopo abitativo, e riconoscono come lecita solo la finalità turistica” aggiunge Rienzi.

“Non è la prima volta che a Roma camper e roulotte abitate da nomadi si trasformano in luoghi di morte, e il nuovo incidente deve portare la Procura a verificare eventuali responsabilità dell’amministrazione capitolina e delle istituzioni competenti, perché più aumentano situazioni di degrado come quella di Centocelle, più la sicurezza pubblica è a rischio” conclude Rienzi.

In una nota Paolo Terrinoni, segretario generale della Cisl di Roma Capitale e Rieti, sottolinea che “la tragedia di stanotte dove hanno perso la vita tre sorelle nell’incendio del camper dove vivevano insieme ai genitori e ai fratelli ci addolora e ci indigna profondamente, come uomini innanzitutto e poi come cittadini di una Capitale sempre più indifferente”.

“E siccome ancora non si può avanzare nessuna ipotesi sulle cause ma solo pensare ad una eventuale natura dolosa, questo ci fa letteralmente rabbrividire” aggiunge Terrinoni. “Dove sono le istituzioni, dove è la politica che lascia che bambini di questa età possano vivere in un camper senza un tetto, un’assistenza adeguata o una casa? Se accadono drammi, tragedie immani come questa significa non solo che viviamo in una Capitale rassegnata all’egoismo e all’indifferenza ma che i nostri metodi di accoglienza sono inadeguati per rispondere a domande di assistenza sempre più numerose e sempre più diversificate” conclude.

In un tweet il presidente della Croce Rossa italiana, Francesco Rocca, ha scritto: “A Roma #Centocelle oggi piangiamo altre tre piccole vittime di stigma ed esclusione sociale. Che deriva ha preso la nostra #Umanità?”.

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