Primo Maggio immersi nella natura: i consigli per il picnic


Dalla scelta del formaggio giusto da abbinare alle fave fino al barbecue perfetto: il vademecum della Coldiretti

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I consigli della Coldiretti per il barbecue

ROMA – Complice anche il meteo, con il sole che non mancherà al Centro-Sud, sarà un Primo Maggio all’aria aperta e immersi nella natura per più di un italiano su cinque. Il 21% secondo l’indagine Coldiretti/Ixè ha scelto per il Primo maggio di fare una gita fuori porta, anche con il classico picnic nel verde e con le tradizionali grigliate molto diffuse lungo tutta la Penisola.

E non mancheranno piatti tipici dei diversi territori dai vovi e sparasi in Veneto alle fave con il pecorino nel centro Italia, fino al pane cunzato con le acciughe in Sicilia.

In vista del Festa del lavoro e delle scampagnate, la Confederazione ha organizzato iniziative nei mercati di Campagna Amica in molte città (il programma su www.campagnamica.it) per offrire consigli per gli acquisti a quanti non intendono rinunciare al tradizionale picnic nel verde.

Dai segreti per le grigliate migliori ai trucchi per riconoscere la freschezza delle fave o sul miglior pecorino per il tradizionale abbinamento, ecco alcuni consigli.

Fave e pecorino: ma quale?

Intanto per garantirsi un prodotto di qualità è bene accertarsi al momento dell’acquisto che il baccello delle fave sia turgido, di colore brillante e senza macchie, lucido e di forma regolare. Ad autenticarne la qualità e, in particolar modo, la freschezza, è lo schiocco che deve fare il baccello quando lo si spezza.

Per il formaggio, la scelta per l’abbinamento con le fave può essere soggettiva, ma i preferiti sono il pecorino romano “con la goccia” o quello semistagionato da tavola, meno saporito ma più dolce al palato. Consumare formaggio pecorino in occasione del Primo maggio significa anche salvare una tradizione secolare che svolge una funzione insostituibile di presidio anche nelle regioni colpite dal sisma.

In queste ultime si contano circa 4mila pastori terremotati del Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria dove secondo la Coldiretti(www.coldiretti.it), solo nei 131 comuni del cratere, sono allevate 213mila pecore e capre.

I segreti per la grigliata perfetta

Per avere un ottimo risultato dalla cottura con il barbecue sia che si predispongano grigliate di carne, di pesce o di verdure, il consiglio di base è quello di ricorrere a materie prime di qualità, molto meglio se made in Italy, che garantiscono freschezza e genuinità.

I tagli di carni bovine italiane, a partire da quelli delle razze bianche come Chianina, Maremmana, Marchigiana, Podolica e Romagnola sono perfetti per essere arrostiti alla griglia, ma anche la braciola di maiale e le salsicce di suino italiano hanno caratteristiche qualitative inappuntabili. Per non parlare delle verdure di stagione (pomodori, melanzane, e peperoni) che ben si prestano ad accompagnare la carne o il pesce grigliato, impegnando il calore residuo reso disponibile dal barbecue dopo la cottura principale.

Un perfetto posizionamento del barbecue lontano da luoghi a rischio incendio è la prima operazione necessaria per poter lavorare in sicurezza e con i migliori risultati. Occorre un piano d’appoggio stabile e sicuro. Anche la strumentazione deve essere adeguata: non possono mancare graticola, pinze, pennello e guanti. Norma fondamentale è che il barbecue non può mai essere lasciato incustodito, ma deve essere vigilato a vista soprattutto in presenza di bambini che vanno tenuti a debita distanza.

Per realizzare una buona brace è consigliabile impiegare della carbonella di qualità. Il legno può trasmettere dei profumi al cibo, ma anche rovinarne i sapori se troppo ricco di resina. La cottura delle pietanze deve essere avviata soltanto quando le fiamme sono sparite: l’ideale è la carbonella ardente coperta da cenere spenta. Anche il posizionamento della griglia e la sua distanza dalla carbonella deve tener conto della forza del calore emanato.

È buona norma non rigirare continuamente le pietanze sulla griglia, evitando di bucare la carne per vedere se è cotta. Dopo la cottura i cibi vanno sistemati su un tagliere di legno con bordi scanalati e fatti riposare qualche secondo prima del taglio. A conclusione della grigliata è bene accertarsi di aver spento la carbonella per scongiurare il rischio che qualche scintilla caduta su vegetazione secca possa innescare un incendio.