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Emigratis nel mirino del Codacons: “Sessimo e stereotipi nascosti dietro la satira”

emigratis 2017 pio e amedeo

Pio e Amedeo, i protagonisti della trasmissione televisiva

L’associazione dei consumatori attacca la trasmissione Mediaset: “Deve chiudere”

Pio e Amedeo, i protagonisti della trasmissione televisiva

ROMA – Emigratis 2, la trasmissione televisiva in onda da domenica 12 marzo in seconda serata su Italia 1, finisce nel mirino del Codacons. Dietro alle gag del duo comico formato da Pio e Amedeo, che girano il mondo (a scrocco), per l’associazione dei consumatori si nasconderebbe una rappresentazione mortificante e arcaica della donna.

Il caso Perego ha riportato al centro delle cronache il tema del sessismo, importante ma estemporaneo, episodico, troppo spesso circoscritto. Di sessismo sul piccolo schermo si parla solo a fasi alterne, con “casi esemplari” che quasi sempre si esauriscono in un attimo. Esistono in tv esempi altrettanto discutibili, cui andrebbe destinata almeno un po’ d’attenzione” si legge in una nota del Codacons.

“Un esempio su tutti è rappresentato dalle puntate di Emigratis, programma seguitissimo in onda su Italia 1 (media 15,8% share, 1 milione di telespettatori) e di evidente intento satirico, dove i due protagonisti-scrocconi mettono infatti in scena una caricatura dell’italiano medio: esagerato, volgare, improponibile” aggiunge l’associazione.

“La questione è che le puntate del programma, marciando sugli stereotipi dell’italiano ignorante e molesto, superano il confine della volgarità ‘liberatoria’, specialmente nei confronti del mondo femminile, e toccano vette di sessismo finora ineguagliate” denuncia il Codacons.

L’associazione ha raccolto anche alcuni esempi in un video disponibile al seguente link: https://vimeo.com/211321757.

“I due protagonisti, circolando per le strade, apostrofano le donne (straniere, e quindi impossibilitate a rispondere) con termini indicibili, l’allusione sessuale è costante e spesso violenta: le molestie verbali in strada, oggetto di tante campagne di sensibilizzazione, sono a quanto pare una delle colonne portanti del programma” si legge ancora nella nota.

“Anche se gli autori, oltre a qualche critico televisivo, giustificano questo spettacolo parlando di satira, il discorso non convince: la satira non può rappresentare un passe-partout per mettere in scena qualsiasi genere di pulsione, per legittimare qualsiasi aberrazione, per servire al pubblico (prevalentemente maschile, e, quel che è peggio, prevalentemente giovanile: il 53% dei maschi dai 4 ai 7 anni segue il programma) un mix di stereotipi, pregiudizi e autentiche molestie davvero senza limiti” spiega il Codacons.

“Per fortuna di questa deriva del programma si è accorto anche Riccardo Bocca: l’autorevole critico, su l’Espresso, si è rimangiato l’iniziale favore nei confronti del programma ammettendo che Emigratis non è un prototipo di trasgressione, audacia linguistica o efferato sarcasmo sull’Italia più volgare ma uno spettacolo basato sul conformismo e lo sfruttamento di antichi stereotipi. Meglio tardi che mai: sarebbe ora che anche Mediaset se ne accorga, eliminando dal palinsesto la trasmissione” conclude l’associazione dei consumatori.

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