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Retroscena accordo CETA? A rischio il made in Italy

Presentato il programma del Festival “Culture a confronto” il 20 e 21 agosto a TropeaIl CETA è il nuovo accordo commerciale tra l’UE e il Canada, che dovrebbe semplificare l’esportazione di beni e servizi con vantaggi per cittadini e imprese all’interno dell’Unione Europea e il Canada. Ma sarà veramente vantaggioso per uno Stato, quello italiano, mettersi in “gioco” nel mondo consumistico in questo accordo, quando l’Italia detiene il primato di qualità certificata e copiata in tutto il mondo? Quali benefici ne trarrebbe se dovesse omologarsi al trattato che andrà a firmare?

Ne Parla la Coldiretti Calabria: “Accordo CETA mischia le carte, non è nell’interesse della Calabria”

“La Calabria è riconosciuta come la regione della biodiversità e quindi siamo nettamente contrari all’accordo CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) tra Europa e Canada perché certamente non è nei migliori interessi né dell’Italia che della nostra regione e così come è articolato l’accordo apre all’omologazione dei sapori ed al livellamento verso il basso della qualità dei nostri prodotti agricoli.”  Lo ha afferma Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria.

Venerdì 7 aprile p.v. ore 10,00 seminario alla Camera di Commercio di Reggio Calabria

Nell’occasione comunica che Venerdì 7 aprile p.v. alle ore 10,00 si terrà nella Camera di Commercio di Reggio Calabria su “Accordo CETA, impatti sull’agroalimentare italiano”. L’accordo CETA approvato dall’Euro Parlamento, continua Molinaro, mischia le carte e crea confusione tra i consumatori perché avranno più difficoltà a distinguere prodotti originali da quelli con nomi simili agli originali e di fantasia che evochino anche una certa italianità.

Dobbiamo sventare questo continuo attacco alle nostre produzioni – conferma Coldiretti – le nostre produzioni fondano sulla distintività, qualità e capacità di competere. Con l’Accordo CETA, si favorisce l’omologazione della produzione e il livellamento verso il basso della qualità che porta una competizione basata solo su prezzi bassi che per l’alimentazione significa rischi per l’ambiente e la salute.

A perdere sono le nostre eccellenze agroalimentari, gli agricoltori ma anche i cittadini-consumatori tenendo conto che gli standard di produzione canadesi non sono certo equiparabili ai nostri in termini di garanzia per la salute e la qualità. Il seminario di Reggio Calabria organizzato dalla Coldiretti Calabria e Donne Impresa con il Patrocinio della Camera di Commercio moderato dalla Responsabile Donne Impresa Calabria Elvira Leuzzi prevede i saluti del Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana, di mons. Giuseppe Fiorini Morosini Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova, di Daniele Perrone Delegato Regionale di Giovani Impresa e del Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

Gli interventi specialistici saranno svolti da:Stefano Masini, Responsabile Settore Ambiente, territorio e Consumi Coldiretti Nazionale, Demetrio Naccari Carlizzi, Consulente di Coldiretti Calabria, Vincenzo Pappalardo Comandante dei NAS CZ-VV- Reggio Calabria, Carmen Barbalace Assessore allo Sviluppo Economico e Promozione delle Attività Produttive della Regione Calabria, Nicodemo Oliverio della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Concluderà i lavori, il Presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro.

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