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“Ballata triste” di Nada, il migliore brano sui diritti umani del 2016

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Il premio istituito da Amnesty premia la canzone sul femminicidio

ROMA – “Ballata triste” di Nada è la canzone vincitrice per il 2017 del Premio Amnesty International Italia, indetto nel 2003 da Amnesty International e dall’associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente, in questo caso un brano sul femminicidio.

La premiazione di Nada avverrà il 23 luglio

La premiazione avrà luogo a Rosolina Mare (Rovigo) il 23 luglio, nel corso della serata finale della 20ma edizione di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, festival che si terrà dal 20 al 23 luglio e ospiterà anche lo storico concorso dedicato agli emergenti, il cui bando rimane aperto fino al 22 aprile sul sito www.vociperlaliberta.it

“Non sono molto abituata a ricevere premi e le volte che mi è capitato ho sempre cercato di non esserci – spiega Nada – ma il premio di Amnesty International mi fa davvero felice, soprattutto per questa mia canzone così tremendamente attuale. Da donna cerco di intuire, ma non trovo niente da capire in quello che succede troppo spesso alle donne, che purtroppo, e quasi sempre tra le mura domestiche, vengono distrutte da chi dice di amarle. “Ballata Triste” racconta di una giornata apparentemente normale che finisce in tragedia”.

L’ho scritta un giorno di getto dopo avere sentito per l’ennesima volta l’orrenda storia di un femminicidio – prosegue -. All’inizio non sapevo se registrarla, mi faceva male, ma poi ho pensato che anche in una canzone si possono raccontare sentimenti di ribellione verso situazioni così drammatiche, con la speranza che una voce fra le tante possa suscitare un po’ più di attenzione. Spero che nel futuro prossimo ci si possa comprendere e capire, che l’amore prevalga sulle incompatibilità, e se non l’amore almeno il rispetto”.

Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha affermato:

“Le statistiche sulla violenza contro le donne sono sconvolgenti. Per questo è importante parlare di persone, raccontare le loro storie, ognuno facendo uso dei propri mezzi espressivi, canzoni comprese. Canzoni profondamente sentite, che arrivano al cuore, che fanno capire quale sia il problema assai meglio delle statistiche. Canzoni come ‘Ballata triste’ di Nada, alla quale siamo grati per avere, con la sua sensibilità, dato un importante contributo nel far conoscere una realtà che dovremo, prima o poi, attraverso il nostro impegno giorno per giorno, riuscire a cancellare per sempre”.

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