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Sgominata la banda dei furti di Parmigiano Reggiano e vino

Il Consorzio è pronto ad investire oltre 700.000 euro per rafforzare il valore commerciale del Parmigiano Reggiano di Montagna

Operazione “Wine and Cheese” della Mobile di Modena. Coldiretti: negli ultimi tre anni rubato formaggio per 10 milioni di euro

Negli ultimi tre anni secondo Coldiretti si sono registrati furti di Parmigiano per 10 milioni di euro

ROMA – La Squadra Mobile di Modena ha sgominato una banda specializzata nei furti di Parmigiano reggiano e vino. L’organizzazione criminale, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe messo a segno numerosi colpi tra il 2015 e il 2016.

In tutto sono finite in manette dieci persone, mentre un’altra è ricercata. La banda era composta da uomini provenienti da Cerignola (Foggia) e legati ad esponenti della criminalità comune modenese.

La banda aveva preso di mira caseifici e magazzini, dai quali aveva sottratto centinaia di forme di Parmigiano Reggiano per un valore di più di 80mila euro.

Al pregiato formaggio l’organizzazione criminale abbinava anche bottiglie di vino: sono oltre 16mila quelle rubate, del valore di circa 100mila euro.

Gli investigatori sono arrivati a scoprire l’organizzazione tenendo sotto controllo un modenese che aveva collegamenti con diverse aziende agricole per la fornitura di prodotti alle scuole alberghiere. Lui passava le giuste informazioni al resto della banda che poi eseguiva il colpo. I poliziotti sono inoltre riusciti a collegare i furti al gruppo di Cerignola indagando su un incidente stradale avvenuto in Puglia nel corso del quale un furgone, che trasportava bottiglie di vino, si capovolse.

Secondo Coldiretti si tratta purtroppo solo dell’ultima azione a danno del formaggio italiano più famoso nel mondo. Negli ultimi tre anni, infatti, il Parmigiano reggiano ha subìto furti per un valore vicino ai 10 milioni di euro. Sono oltre 20mila le forme sottratte da caseifici, magazzini, distributori e supermercati.

Il sistema diffuso di produzione sul territorio, che coinvolge circa 350 caseifici sparsi fra il Parmense, il Modenese, il Reggiano e parti del Bolognese e del Mantovano, favorisce la caccia della criminalità al ricco bottino con ogni forma dal peso di circa 40 chili che vale oltre i 400 euro.

“Una refurtiva che va ad alimentare il mercato nero ed oltre a provocare un danno ai diretti interessati altera la concorrenza sul mercato a danno di tutti produttori” spiega la Coldiretti. Per poter ricettare il Parmigiano Reggiano, infatti, le bande criminali sono costrette a tagliarlo a pezzi o a grattugiarlo poiché ogni singola forma è rintracciabile.

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