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Al Giotto Jazz Festival arrivano i White Orcs

Gli orchi bianchi saranno a Firenze per riportare il funky in Italia coinvolgendo oltre 100 artisti

White Orcs

ROMA – In occasione della XX edizione del Giotto Jazz Festival, che si terrà dal 23 al 26 marzo presso il Teatro Giotto di Vicchio (FI), l’orchestra degli White Orcs inaugura il proprio progetto di jam session artistica chiamando sul palco dei talenti che sfideranno le proprie capacità sulla musica funk.

La White Orcs è un’orchestra jazz funk che dà l’opportunità a talenti di ogni genere di condividere i palchi dei festival musicali in una jam session fra strumenti e ballerini, sportivi, mimi, performer di strada, circensi, giocolieri e molti altri artisti.

L’orchestra, per questa data composta da 13 strumentisti, 2 cantanti e coriste, suonerà i pezzi tratti dal loro primo album Koinonia, oltre ad aggiungere alcuni inediti sempre arrangiati dal direttore ed ideatore dell’ensemble Vincenzo Genovese. Ad ogni artista è stato assegnato un brano da interpretare col proprio talento, amalgamandolo a quello degli stessi musicisti, ignari di quale sarà lo spettacolo a loro riservato fino al giorno del concerto.

La professionalità e la bravura dei nostri talenti vorrà far incontrare, quasi casualmente, artisti diversi fra loro, facendo nascere collaborazioni che sorprenderanno il pubblico e lo terranno incollato alla pista facendogli consumare le suole delle scarpe!

CHI SONO GLI WHITE ORCS

Vincenzo Genovese fonda la VG big band e subito aggrega i musicisti migliori provenienti dai palchi dei grandi cantanti italiani, costruendo una famiglia di divinità musicali. Nel 2016, dal loro primo disco Koinonia registrato live nel tempo record di 48 ore e dall’entusiasmo di voler riportare il funk in Italia, nasce White Orcs, il progetto che vede l’opportunità di unire la musica allo spettacolo, condividendo il palcoscenico dell’orchestra in una jam session di artisti con diversi talenti.

White Orcs diventa la prima orchestra funk DJ set di Firenze: non solo fa ballare il suo pubblico, ma promuove l’unione delle forme artistiche e l’incontro fra culture diverse!

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